Tempo di preparazione: 10 minuti per il ripieno, poi altri
10 per il riempimento (per due porzioni), però fatevi pulire le seppie per
bene, non come ho fatto io! … che per pulirle ci son stata un tempo indefinito!
Più 25 minuti di cottura.
Ingredienti per due porzioni: dieci/dodici seppioline pulite
(senza osso, né interiora, né occhi né bocca), 100 g di pangrattato (per i celiaci senza glutine), 40 g di
passolini (uva passa) e pinoli, un bel rametto di timo fresco, 10 foglie di
menta fresca, un mazzolino di prezzemolo, qualche ago di elicriso e un rametto
intero per dare profumo (al solito, l’elicriso se non l’avete non fa nulla,
tralasciate questo dettaglio che però per me è importante. Compratevi una bella
piantina di Elicriso e mettetela in balcone, al sole. Farà un profumo tutto
mediterraneo simile ad un curry naturale, gli antichi romani la usavano molto
in cucina, poi ce ne siamo dimenticati. È sempreverde, vuole molto sole e non
troppa acqua, in inverno, se sta sotto la pioggia, levatele il sottovaso), la
scorza grattugiata di un limone e il suo succo a parte, ½ spicchio d’aglio
tritato finemente, olio evo, sale e pepe nero q.b.
Procedimento: unite il pangrattato a tutti gli altri
ingredienti (la scorza ed il succo del limone, gli aromi tritati finemente, i
passolini- l’uva passa- e i pinoli precedentemente ammollati in acqua tiepida,
sale, pepe, olio evo abbondante e l’aglio tritato), amalgamateli bene (deve
venire un composto morbido e bagnaticcio, non asciutto) e fateli riposare, se
ne avete il tempo, con un rametto di elicriso e uno di menta infilati nel
mezzo. Poi estraeteli, girate un bel poco con
una forchetta e riempite il corpo delle seppioline (io avevo anche dei
Totanetti e li ho riempiti con lo stesso ripieno! Un sapore differente, ancora
più intenso delle seppie! Mare puro!).
Distribuitele su di una teglia unta
d’olio, inframezzate con una foglia di alloro fresco e un pezzetto di cipolla.
Distribuite sopra un filo d’olio e infornate a forno già caldo, ventilato, a
180° per venticinque minuti.
Si possono mangiare anche tiepide, non fredde
però… vi renderete conto di come si sciolgono in bocca, nemmeno vi accorgerete
di averle mangiate! In effetti cinque l’uno son pochine, meglio sei!
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