Oggi, oltre alla ricetta della Granita di gelsi neri, voglio raccontarvi qualcosa della mia terra...
LA STORIA DEL GELSO NERO IN SICILIA…
Si narra infatti che l'albero del gelso abbia origini orientali e che in Europa si sia diffuso anticamente dapprima nelle regioni meridionali calde, come la Sicilia e la Spagna, trovando beneficio nel loro clima, ma...
Si narra infatti che l'albero del gelso abbia origini orientali e che in Europa si sia diffuso anticamente dapprima nelle regioni meridionali calde, come la Sicilia e la Spagna, trovando beneficio nel loro clima, ma...
“Il gelso bianco era certamente molto comune in Oriente e soprattutto nella Grecia, in tempi assai remoti; ma anche colà, come da noi, il GELSO NERO esisteva dapprima. Ruggero il Conquistatore, primo re di Sicilia, dotò la sua patria del gelso bianco, e dalla Sicilia passò poi in Italia e nella Lombardia …” *
L’isola quindi si rivestì del verde cangiante e fluorescente delle sue foglie immense, dalle quali si sognò di produrre chilometri e chilometri di seta e con quella si sognò anche di rivestire il mondo intero. Ma la triste storia della coltivazione irrigua della nostra terra, ricca d’acqua e incapace di saperla ben amministrare, ha decretato velocemente la fine di quel sogno e al posto delle prime immense piantagioni dei pionieri della seta siciliana restarono solamente alcuni sparuti esemplari e le poche macchie rosse e bianche dei suoi frutti, dolcissimi come e più della melassa, e profumati dell’estate che avanza, arida e crudele … E ...
“ non è a far meraviglia, se l’antico gelseto del principe Catolica, che occupava gran parte della sua proprietà sita rimpetto la Villa Giulia, si sia sagrificato completamente ai limoni, i quali, sebbene vessati dalla salsedine dei venti marini, pure non mancano di offrire un guadagno netto maggiore, relativamente a quello che ritraevasi dai gelsi, per cui i suoi successori ne rispettano l’esistenza. Ugual sorte toccò ancora al gelseto del defunto principe di Pietrulla, da lui istituito con tanta passione in Perpignano, quando, reduce dalla scuola agraria di Hofwyl, vagheggiava di convertire quella fertile pianura in campo sperimentale…” **
Fortunatamente un dì ...
“Sulla soglia del palazzo di pietra color del burro, sotto lo sguardo celestiale di Yasmina, Ruggero conte di Sicilia assaggiò la scura granita di gelso nero macchiata al bianco sorbetto di mandorla”***
… e questo bastò per decretare la sopravvivenza e la supremazia di quest’albero magnificente, nell’offrir ristoro ai viandanti e ai viaggiatori di tutto il mondo, attratti dalla frescura della sua immensa ombra e delle sensuali granulose polpe dei suoi frutti.
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Da: La coltura del Gelso pel canonico Antonio Monzini, Emilio Croci Editore, Milano 1875, p. 67.
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Da: Alfonso Ferdinando, “Sulla coltura del gelso”, Cap. 1, L’esigenza delle irrigazioni tarpa la diffusione del gelso in Sicilia, in Atti della società di acclimatazione e di Agricoltura in Sicilia, Tomo VI, Anno 1866, Stamperia di Giovanni Lorsnaider, Palermo 1866, pp. 297-298.
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Da: Serge Quadruppani, Mazzurra Loria, Alla tavola di Yasmina, Mondadori, Milano 2004
...con la panna montata è veramente e irresistibilmente buona! |
Per fare la Granita di gelsi neri bisogna passarli al setaccio...
A me dispiace passarli al setaccio per ridurli in polpa, sono così belli interi... ma così bisogna fare per ottenere la famosa granita, altra ricetta da provare per chi viene in Sicilia in estate! Come resisterle! ... e, mi raccomando, non rifiutate di gustarla accompagnata con la panna montata e una bella brioche! Anzi, con la brioscina, se venite a Palermo! (volete prepararvi in casa anche la Brioscina palermitana ma senza glutine? cliccate QUA e troverete la mia ricetta)
A me dispiace passarli al setaccio per ridurli in polpa, sono così belli interi... ma così bisogna fare per ottenere la famosa granita, altra ricetta da provare per chi viene in Sicilia in estate! Come resisterle! ... e, mi raccomando, non rifiutate di gustarla accompagnata con la panna montata e una bella brioche! Anzi, con la brioscina, se venite a Palermo! (volete prepararvi in casa anche la Brioscina palermitana ma senza glutine? cliccate QUA e troverete la mia ricetta)
Questa è dunque la ricetta della Granita di gelsi neri:
1 kg di gelsi neri, 500 g di acqua, 200 g di zucchero, 1 o 2 limoni da spremere (io ne metto due, viene più decisa!).
Analogo a quello della "granita di limoni siciliani" (cliccate qua per la ricetta).
Preparate lo sciroppo di acqua e zucchero sciogliendo quest'ultimo nell'acqua a fuoco basso e portando a bollore. Spegnete e lasciatelo raffreddare e, quando è pronto, unitevi la polpa di gelsi (ottenuta passandoli al passaverdura o con un setaccio) e il succo del o dei limoni.
Preparate lo sciroppo di acqua e zucchero sciogliendo quest'ultimo nell'acqua a fuoco basso e portando a bollore. Spegnete e lasciatelo raffreddare e, quando è pronto, unitevi la polpa di gelsi (ottenuta passandoli al passaverdura o con un setaccio) e il succo del o dei limoni.
Miscelate bene, chiudete con un tappo e riponete la vaschetta in freezer. Considerate un'ora, in cui non dovrete far nulla, ma dopo, ogni mezz'ora circa o poco più, riprendete la vaschetta, girate bene il contenuto e tappatela, riponendola nuovamente in freezer. Tutto questo per almeno 4 o 5 ore. Verrà fuori una granulosa morbida e consistente, bruna, profumata, speciale!
Baci, Bimba Pimba
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