Madeleine Saint Jacques alle pesche |
Madeleine Saint Jacques alle pesche |
Madeleine mignon |
Madeleine mignon |
La ricetta originale l’ho tratta dalla mia enciclopedia di
cucina, alla voce Madeleine al limone. Io ho utilizzato farine senza glutine,
ma sostanzialmente è rimasta invariata, eccetto per i tempi di cottura e,
ovviamente, per le dimensioni e forme, che ormai avrete visto in fotografia.
Tutto nasce per una divertente chiacchierata di gruppo fra
celiache, dove ciascuna ha postato le sue meravigliose madeleine, tutte
differenti di colore, misura e sapore! Non potevo esimermi dal provarle anche
io, così oggi ho girato mezza città, mentre il composto raffreddava in
frigorifero, e alla fine mi sono dovuta accontentare di questo stampo in
silicone rosa, carinissimo, con forme piccoline, di circa 2x4 cm, che si adattano
benissimo all’ora del tea con le amiche, per l’appunto. Con le dosi che vi darò
ne vengono fuori circa 80. Un bel numero no?
Poi però, non contenta, ho buttato l’occhio mio, sempre
indiscreto, su quelle quattro conchiglie Saint Jacques, che da qualche giorno
aspettavano in trepidante attesa di essere utilizzate, ma per cose serie, mica
per ospitare una semplice insalata di mare… e là mi è venuta l’ispirazione!
Quale miglior forma per una madeleine, che altro non è che la
stilizzazione di una conchiglia, se non la Saint Jacques, la conchiglia di San Giacomo tanto cara ai pellegrini cristiani e che molto probabilmente ha ispirato la prima madaleine della storia?
Ingredienti per 80 madeleine mignon o petit (ovvero circa 10/12 Saint
Jacques)
250 g di Mix It universale della Schaer (chi non ha intolleranze può sostituirla con la farina 00)
4 uova intere
150 g di zucchero
125 g di burro
0,5 dl di latte intero (50 g)
la scorza grattugiata di due limoni biologici verdognoli
mezza bustina di lievito per dolci (senza glutine).
Qualche cucchiaio di composta di pesche al limone per le Saint Jacques (la mia ricetta la trovate QUA).
4 uova intere
150 g di zucchero
125 g di burro
0,5 dl di latte intero (50 g)
la scorza grattugiata di due limoni biologici verdognoli
mezza bustina di lievito per dolci (senza glutine).
Qualche cucchiaio di composta di pesche al limone per le Saint Jacques (la mia ricetta la trovate QUA).
Procedimento
In una ciotola versate le uova e lo zucchero e lavorateli
con un cucchiaio di legno, senza sbatterli. Quando sono amalgamati, setacciate
la farina e unitela, continuando ad amalgamare con il cucchiaio di legno. Unite
poi la scorza dei limoni, il lievito, il latte (un po’ alla volta) e infine, a
filo, il burro sciolto al microonde, ma portato a temperatura ambiente (non
caldo). Lavorate sino ad ottenere un composto omogeneo e poi riponete in
frigorifero per almeno 3 ore (io 4). Anche di più se potete.
Quindi accendete il forno ventilato a 200°. A temperatura
raggiunta, prelevate il composto dal frigorifero e versatelo dentro gli stampini
(di silicone o di metallo, anzi forse di metallo sono migliori, ma io non li ho
trovati) unti di burro (forse quello di metallo va infarinato, quando lo trovo
ve lo dico). L’impasto deve sfiorare il livello superiore della formina (come
in foto).
Se riempite le Saint Jacques, prima imburratele e
infarinatele. Poi versateci dentro un po’ di composto, un cucchiaino circa di
composta di pesche e altro composto a coprire.
Per le Saint Jacques, l’unica difficoltà è mantenerle
perfettamente orizzontali, ma basta usare lo stampo rovesciato e incastrarle
fra i rigonfiamenti delle formine (trucchetto suggeritomi da mio marito!).
Cercate di essere veloci in questa fase, il composto deve
mantenersi freddo, affinché vengano bene le gobbe.
Cuocete le mignon per circa 12/13 minuti (dipende dal
forno), le Saint Jacques per circa 17 minuti. Una volta tirate fuori, appena
possibile sformatele, fate raffreddare lo stampo e ricominciate. Nei tempi di
attesa il composto deve rimanere sempre in frigorifero.
Per le Saint Jacques ci vuole più attenzione nello
sformarle. Usate la punta di un coltellino appuntito e affilato, per staccare
le estremità più cotte.
Vanno consumate non appena raffreddano, perché quando sono
ancora calde domina il sapore dell’uovo. Fredde invece diventano una delizia
limonosa, dal cuore morbido e la pellicina croccante ma sottilissima.
Vi abbraccio!
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con il composto rimasto di ieri, stasera ne ho improvvisata un'altra, una Saint Jacques, farcita con un cucchiaino (surgelato) di Nutella... è venuta benissimo con una discreta cupoletta, molto romantica fuori...
passionale dentro!
Con questa ricetta partecipo al GlutenFree Travel and Living free(Day)
GFFD
ma anche alla Scuola di cucina del 100% Gluten Free (Fri)Day
passionale dentro!
GFFD
ma anche alla Scuola di cucina del 100% Gluten Free (Fri)Day
P.S. fuori onda, fuori gare, fuori corso, fuori tutto!!!
Oggi, per capire cosa era successo ad una ragazza che aveva seguito la mia ricetta, ma utilizzando altre farine, ed esattamente quelle del Molino Dalla Giovanna, e che mi aveva scritto dicendo che erano gonfiate bene ma, appena uscite, le si erano ammosciate ed erano rimaste crude... insomma, per farla corta, oggi ho deciso di capire il perché... così, avendo giusto ieri comprato lo stampo per madeleine di dimensione normale, ho preparato metà (per fortuna) dose dell'impasto, seguendo le mie stesse indicazioni ma... con le altre farine, quelle di cui sopra.
Bene, per farla breve, a me non si è afflosciato nulla, anzi, le madeleine sono riuscite perfette, con una gobba da far invidia. Il problema è che la consistenza e il sapore non sono quelli giusti. Insomma, sono dei muffins a forma di madeleine. Buonissimi di gusto, ma diversi. Quindi, per chi avesse intenzione di usare questa farina (ottima), io, nel mio piccolo, consiglio di utilizzare altri stampi e dare forme più coerenti con il gusto, come il muffin per l'appunto. Un'altra cosetta importante, l'impasto vi verrà poco fluido, molto denso, difficilmente lavorabile, quindi dovrete governarlo voi. Ma non aggiungete liquidi (tipo latte), ci ho provato... meglio di no, rimane crudo dentro, come è successo alla mia amica. Insomma, visto il risultato con la MixIt, io non ho dubbi, utilizzerò ancora lei. Oppure le farine naturali, ma la ricetta non è più questa. Alla prossima volta, magari ci proverò!
Vi faccio vedere come son venute le madeleine con la Dalla Giovanna....
e meglio farci dei muffins, anche piccolini come questi che vi posto (io ci ho messo dentro dei mirtilli rossi disidratati e ci stavano benissimo!)
però le madeleine, se volete farle con la mia ricetta, fatele con la Mixit!!!
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