Non c'è niente di più buono di un arrosto con le patate al forno! A Palermo la carne panata si fa così, per tradizione, con aglio, mollica di pane (così chiamiamo il pangrattato), origano, prezzemolo e olio extra vergine d'oliva! E poi si cucina sul fuoco... ma, durante la settimana, chi ha il tempo di accendere il barbecue? E allora io la cuocio sulla pietra, che ho scoperto da poco e cucina perfettamente sia la carne che il pesce, con pochissimi grassi (appena una spennellata).
E' dunque questa una ricetta tradizionale povera, ma proprio per questo tanto buona! Io me lo preparo spessissimo, perché mi ricorda la mia infanzia. Fate come me, prendete...
Ingredienti
Fette di costata di vitellone (una a porzione) dello spessore di 8/10 mm circa (se la prendete più sottile sembrerà una cotoletta, e non va bene!). La costata è uno dei tagli migliori, è morbidissima, né troppo grassa (qualche grassetto non guasta, anzi la rende ancora migliore), né troppo magra, ma è gustosa e molto tenera.
pangrattato q.b. (senza glutine per i celiaci)
aglio spellato
origano
prezzemolo
olio evo
Procedimento
Tritate il prezzemolo, l'origano e l'aglio (1 spicchio ogni due fette) e amalgamateli al pangrattato. L'aglio volendo anziché unirlo al composto si può tagliare a metà e strofinare sulla carne prima di passarla all'olio. Io preferisco utilizzare questo secondo metodo per evitare di mangiarlo.
Quindi ungete le fette di carne con abbondante olio evo e panatele per bene.
Cuocetele in una padella in pietra che avrete posto sul fuoco qualche minuto prima, per farla diventare rovente. Prima di mettere la carne in padella, spennellate la superficie della padella con olio evo.
Lasciate cuocere a fuoco alto per due o tre minuti al massimo per lato. Si deve formare la crosticina dorata e croccante, ma la carne, di regola, non dovrebbe cuocere troppo!
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Baci, Bimbapimba
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