Da parecchio tempo volevo sperimentare una cosa... e oggi, per caso, l'ho fatto. Stamattina, mentre lavoravo, mi è venuta fame. Ho resistito finché ho potuto, poi mi sono alzata dalla scrivania e sono andata in cucina, ho aperto lo stipetto e ... con mio enorme disappunto, non ho trovato nulla di buono. Anzi, non ho trovato proprio nulla, che tristezza!!! C'erano solo vecchie fette biscottate e, dietro a queste, un po' di farina senza glutine, gli avanzi dell'ultimo pane preparato tempo addietro, sempre in studio, in un momento di crisi fra un disegno e una pagina bianca (io mi rilasso panificando). Insomma, anche stamattina avevo il mio solito buco nello stomaco e non sto a dirvi il perché, ma non era solamente per la fame! Desideravo qualcosa di soffice ... ed ho trovato solo roba secca. Polvere! A quel punto, l'ispirazione violenta ed improvvisa mi ha travolto: adesso mi faccio un bel pane e poi me lo mangio!
Non c'era messo affatto che oggi io impastassi, ma lui, anzi lei, mi si è presentata dal nulla, come una visione. La mega pagnotta! (ebbene si, ve lo confesso, io sogno ad occhi aperti e parlo pure da sola!). Era proprio così quando m'è apparsa, enorme, gonfissima, tutta spaccata e dorata, con tanto sesamo attorno e pure all'interno. Ma come ottenerla? in così poco tempo e con gli strumenti che avevo a disposizione?
La verità è che da tantissimo desideravo provare a cuocere un pane in pentola, ma per fare il famoso No-knead bread ci vuole più tempo, bisogna programmarlo prima, ed oggi non era la giornata giusta. Avevo solo poche ore davanti per farlo sia lievitare che cuocere, in dispensa c'erano poche farine e non il mio solito tris (che poi è quello suggerito da Olga Botta di Uncuoredifarinasenzaglutine) e pochi ingredienti con cui sbizzarrirmi. Olio evo, sale, zucchero e ... tanto sesamo. Più che sufficienti, mi sono detta, per fare un pane dignitoso e degno del suo nome. Ma la mia voglia di sperimentare si riferiva ad altro, e più precisamente a quel famoso pane senza impasto inventato da Jim Lahey e che, nonostante il piccolo successo di oggi, mi riprometto di preparare, perché vista la bellezza di questa pagnotta velocissima, non oso immaginarmi cosa dovrà essere se viene preparata con i giusti tempi e con molto meno lievito. Ma per oggi mi volevo, mi dovevo accontentare e così ci ho provato lo stesso. Tanto, essendo sola in studio, mal che andava non avrei mai confessato a nessuno il fallimento! E invece, eccola qua! Che ne dite, non è una meraviglia?
Quando ho scoperchiato la pentola per finire la cottura e mi è spuntata lei, così alta e tutta spaccata tanto da spingere il coperchio per uscire fuori dal forno, devo dire che mi sono emozionata ed ho pensato: Siiiiiii, ho vinto io! Perché la mia era una scommessa contro tutti e ... contro nessuno! Volevo solamente capire perché dentro la pentola il pane lievitasse e cuocesse così bene e devo dirvi che, in effetti, ancora non l'ho capito! Cioè, non so il perché ma almeno una cosa l'ho scoperta: adesso so che è possibile cuocere il pane in pentola e che funziona anche senza tutta la lavorazione che sta dietro la ricetta originaria. E già questo per me è un successo, che voglio regalare a chi, come me, ancora non l'aveva sperimentato!
Provateci, sperimentate, ne vale la pena!!!
Provateci, sperimentate, ne vale la pena!!!
Ingredienti
250 g mix per pane senza glutine Farmo Low Protein (ancora meglio se avete la Farmo Fibrepan)
250 g Mix B Schaer
6 g di lievito secco
1 cucchiaino colmo di zucchero
1 cucchiaino colmo di zucchero
3 cucchiai di olio evo
400 g acqua
sesamo q.b.
1 cucchiaino da caffè colmo di sale
Sciogliete il lievito in parte dell’acqua tiepida (26°C) assieme allo zucchero e
attendete che si attivi. Quindi iniziate ad impastare, unendo le farine, un
cucchiaio alla volta, alternandole all’acqua e solo verso la fine, unite l’olio, il sale e il sesamo, ultimando con l'ultimo cucchiaio di farine. Impastate per altri 5 minuti aumentando la velocità e rivoltando
l’impasto qualche volta.
Ungete bene con olio evo una casseruola da forno (sceglietela con cura, perché sarà quella dove il vostro pane lieviterà e cuocerà) del diametro di
circa 22 cm** (io in acciaio sottile)* e con le sponde molto alte (almeno 10 cm), cospargetela con molti semini di sesamo e versateci
dentro l’impasto, che avrete prelevato dall’impastatrice con le mani ben unte d’olio
e lisciato sino a formare una palla tonda e lucida.
Al posto dell'olio e dei semi di sesamo, potete cospargere il fondo della pentola con farina di mais e riso miste. Con l'olio tende a attaccarsi, specie se non si mettono tantissimi semini che fanno da barriera.
* Non so cosa succederebbe se la pentola fosse di coccio o di materiale più spesso, perché il calore tarderebbe a giungere al pane, una volta introdotta nel forno, mentre credo che sia stato fondamentale l'effetto 'botta di calore' reso possibile dall'elevata conducibilità della lamiera. Volendo, si potrebbe arroventare la pentola in coccio, così come fa Jim, e scaraventare il pane, dopo la lievitazione, dentro la pentola che scotta... ma quello lo farò quando mi decido a fare il suo pane, per oggi mi sta bene questo metodo molto più semplice e veloce. Voi fate come credete più opportuno fare, scegliendo la pentola e il suo spessore in base al metodo che vi prefiggete di seguire.
** rettifica: i 25 cm erano nella parte alta della pentola, ma sono 22 cm alla base, perché la mia pentola è a svasare. Che è meglio, perché così la forma del pane è più naturale.
Al posto dell'olio e dei semi di sesamo, potete cospargere il fondo della pentola con farina di mais e riso miste. Con l'olio tende a attaccarsi, specie se non si mettono tantissimi semini che fanno da barriera.
* Non so cosa succederebbe se la pentola fosse di coccio o di materiale più spesso, perché il calore tarderebbe a giungere al pane, una volta introdotta nel forno, mentre credo che sia stato fondamentale l'effetto 'botta di calore' reso possibile dall'elevata conducibilità della lamiera. Volendo, si potrebbe arroventare la pentola in coccio, così come fa Jim, e scaraventare il pane, dopo la lievitazione, dentro la pentola che scotta... ma quello lo farò quando mi decido a fare il suo pane, per oggi mi sta bene questo metodo molto più semplice e veloce. Voi fate come credete più opportuno fare, scegliendo la pentola e il suo spessore in base al metodo che vi prefiggete di seguire.
** rettifica: i 25 cm erano nella parte alta della pentola, ma sono 22 cm alla base, perché la mia pentola è a svasare. Che è meglio, perché così la forma del pane è più naturale.
Spennellate con un’emulsione
di acqua e olio e coprite con un coperchio ben alto (io ho usato una teglia
tonda dal bordo alto). Riponete in forno spento, ma tiepido (io l’ho pre riscaldato
a 25°C) e in poco più di un’ora dovrebbe raddoppiare di volume. Quindi togliete il pane
dal forno ed accendete quest’ultimo, ponendolo in modalità statica a 250°C. Nel
frattempo lasciate lievitare ancora un po’ il pane col coperchio in un
posticino tiepido, lontano da correnti d’aria. Poi, dopo circa 20 minuti, scoperchiate
il pane, copritelo con un panno pulito ed inserite il coperchio (deve essere
molto alto mi raccomando, il pane gonfierà tantissimo) nel forno e lasciatelo
arroventare. Dopo altri 20 minuti, procedete con l’incisione del pane a croce,
spennellate ancora con l’emulsione di acqua ed olio e spolverate con abbondante
sesamo in semini.
Prendete il coperchio dal forno (stando attenti a non scottarvi) e coprite la casseruola col pane. Infornatela subito, poggiandola sulla pietra refrattaria (o sulla leccarda rovesciata posta al momento dell'accensione, esattamente come la pietra, nel ripiano più
basso del forno).
Cuocete con coperchio per 30 minuti. Quindi scoperchiate e
alzate la casseruola col pane di uno o due livelli (non troppo alta, il pane deve
stare al centro del forno). Abbassate la temperatura a 230°C e continuate a
cuocere per altri 25 minuti circa, coprendo con un foglio di alluminio, se e
quando il pane tenderà a scurire troppo in superficie.
Prelevatelo, sfornatelo, stando attenti a non bruciarvi, e
fatelo intiepidire su una gratella d’acciaio per almeno mezz'ora, prima di tagliarlo!
Poi fateci quello che preferite, delle bruschette, dei toast, la zuppetta nel vostro sugo preferito, o semplicemente mangiatelo come pane! Credo che si capisca dalle foto che viene morbidissimo e super soffice!
FATTI DA VOI!
Come sempre amo fare, in questo spazio pubblico le vostre realizzazioni preparate con la ricetta del giorno. A seguire dunque vi mostrerò il Pane in Pentola fatto da:
Grazia Giuseppina Balestra:
Giada Bivacqua:
Lucia Auciello:
e Sara Bertoletti (foto sotto), con variante personale al Teff (Sara ha messo 50 g di farina di Teff sostituendole a 50 g di Farmo, e inoltre ha messo Nutrifree al posto del MixB), risultato eccellente! Bravissima!
e ancora Giuliana Bagnoli (foto sotto), come sempre bravissima!
e Michela Rinaldin! Non poteva mancare il suo!!! Perfetto!!!
e Alfia Papuzza Impiciato, una specialista del pane!
e infine Stefania Nicoli, che nonostante l'incidente nel forno più basso ha fatto un pane gigantesco!
... ma anche Roberta Santoni lo ha fatto, e guardate che bello!
... e infine Maria Concetta Vicari, direi perfetto!
Bravissime tutte!!! e grazie per le fotografie! ... ed ora attendo le vostre!
Se vi è piaciuta questa ricetta, seguitemi sulla mia pagina Facebook, mettendo il Mi piace o iscrivendovi qua, nel Blog, riceverete le mie nuove ricette!
FATTI DA VOI!
Come sempre amo fare, in questo spazio pubblico le vostre realizzazioni preparate con la ricetta del giorno. A seguire dunque vi mostrerò il Pane in Pentola fatto da:
Grazia Giuseppina Balestra:
Giada Bivacqua:
Lucia Auciello:
e Sara Bertoletti (foto sotto), con variante personale al Teff (Sara ha messo 50 g di farina di Teff sostituendole a 50 g di Farmo, e inoltre ha messo Nutrifree al posto del MixB), risultato eccellente! Bravissima!
e ancora Giuliana Bagnoli (foto sotto), come sempre bravissima!
e Michela Rinaldin! Non poteva mancare il suo!!! Perfetto!!!
e Alfia Papuzza Impiciato, una specialista del pane!
e infine Stefania Nicoli, che nonostante l'incidente nel forno più basso ha fatto un pane gigantesco!
... ma anche Roberta Santoni lo ha fatto, e guardate che bello!
... e infine Maria Concetta Vicari, direi perfetto!
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Baci da Bimbapimba
le farine utilizzate in questa ricetta...
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