Del capone non si getta mai nulla. Ieri sera avevo preparato
gli "involtini caponati" (clicca QUA per la ricetta), ma le teste, anche se
piccole, non le avevo mica gettate! Il pesce così fresco non si trova sempre, e
poi non sarebbe giusto sprecarne parti ancora preziose, come la testa: il
boccone del Re!
Quindi, in quattro e quattr’otto (non avevo voglia di fare
brodi o fumetti, troppo caldo in cucina…) ho messo su questa ricettina di
riciclo, economicissima, veloce e veramente gustosa! Anche questa volta, in
stile siciliano. È la mia natura!
Prendete allora quelle sei teste rimaste per fare gli
involtini, oppure prendete la testa di un capone più grosso, che magari avete
cotto al forno o con la cipolla, e preparatela così come vi dico adesso. Verrà
fuori un primo piatto da favola!
Ingredienti per due
persone
Sei teste di caponi piccolini o una grossa, due pomodori
sodi maturi, mezza cipolla bionda, dieci capperi dissalati, un mazzolino di
menta fresca (dieci, quindici foglioline), pangrattato (senza glutine per i
celiaci) q.b., olio evo, due peperoncini rossi piccanti, mezza tazzina (da
caffè) di vino bianco secco, sei piccole fette di melanzana fritte, 160/200 g
di spaghetti (senza glutine per i celiaci).
Procedimento
Tritate la cipolla e cuocetela cinque minuti con acqua e
olio evo. Appena si sarà ammorbidita e l’acqua si sarà asciugata, unite il
peperoncino e posateci sopra le teste del pesce, a fuoco medio alto, facendole rosolare
da entrambi i lati. Sfumate con il vino bianco, fate evaporare l’alcool e unite
il pomodoro, spellato, privato dei semini interni e tagliato a striscioline
lunghe. Salate. Cercate di girare il pomodoro senza rompere le teste. Queste
dovrete girarle un paio di volte usando una forchetta, per evitare che perdano
pezzi nel sugo. Eventualmente levateli. Dopo circa cinque minuti o poco più,
uscite le teste dal tegame e mettetele in disparte. Lasciate il pomodoro sul
fuoco, riducendo al minimo la fiamma, mentre pulite le teste e asportate tutta
la carne ancora presente in quella che è la parte più buona di ogni pesce.
Fidatevi!
Una volta raccolta tutta la polpa, unitela al pomodoro e
continuate la cottura per cinque minuti, sempre a fuoco basso, unendo al tutto
i capperi tritati e le foglioline di menta, anche queste tritate. Spegnete e
coprite, mantenendo al caldo il sugo.
Tostate il pangrattato in una padella con poco olio evo, quindi
cuocete gli spaghetti lasciandoli al dente, scolateli e uniteli al sugo, nel
tegame stesso dov’è stato preparato (sempre così si fa!), mantecate bene a
fuoco medio alto per due minuti, aggiungendo se necessario altro olio evo (non
siate parchi, qui l’olio ci vuole!) e eventualmente acqua di pasta. Poi
spegnete e distribuite gli spaghetti in un coppapasta rotondo di circa 10/12 cm
di lato e sufficientemente alto, sul fondo del quale avrete sistemato le fette
di melanzana fritte (due, tre per porzione, dipende dalla grandezza). Lasciate
il sugo in disparte, prelevando solo gli spaghetti, che comunque saranno ben
conditi e amalgamati. Prima di sfilare il coppapasta, distribuite metà del sugo
sugli spaghetti, poi sfilatelo e riempite l’altra porzione.
(Certo, se avete più
di un coppapasta, magari di forma diversa, ma con volumi equivalenti, vi
semplificate il lavoro. Oddio, non è che sia proprio indispensabile utilizzare
queste forme cave! Però, l’aspetto finale del vostro lavoro ci guadagna eccome,
anche quando la preparazione di base è molto povera e semplice, come in questo
caso!)
Spolverate con il pangrattato tostato e servite. Tutto qua!
Che ve ne pare? Giudicate l’aspetto, che per quanto riguarda il sapore posso
garantire io!
Un abbraccio forte!
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