Gli Involtini Caponati altro non sono che un piatto gustosissimo e dai sapori e profumi intensi, che può essere servito anche come piatto unico, dopo un aperitivo sfizioso ma non troppo impegnativo, come i Fazzolettini di Brisè con Ricotta e Salmone al Cumino (cliccate QUA per la ricetta).
La ricetta degli Involtini Caponati prevede come pesce il Pesce Capone o Lampuga, di piccole dimensioni, ma se non lo trovate (poichè la sua stagione è breve) potreste prepararli anche con dei filetti di Spigola. Di Caponato c'è il Contorno, una specie di Caponata di Melanzane alla palermitana ma rivisitata, in chiave light e veloce! E dal sicuro effetto! Provateli, ne resterete affascinati!
Cronache di una ricetta inventata, come piace a me!!!...
Palermo, 06 Agosto 2015
Sono appena cominciati i caponi!
Cioè, per esprimermi in italiano corretto o quasi, è appena
iniziata la stagione della pesca ai caponi e i primi sul mercato hanno
dimensioni piccole, sui 250 g ciascuno, ma sono buonissimi! Anzi forse migliori
di quelli giganti!
Ieri, al mercato di via Montalbo (vicino casa), il pescivendolo aveva una
sola cassetta di piccoli caponi, freschissimi e a dire il vero anche abbastanza
cari per questo genere di pesce, normalmente, in alta stagione, molto
meno costoso: 14 euro al chilo… ma ne valeva la pena! Ne ho presi sei, due a
porzione, me li son fatti aprire a libro, come si fa con le sarde per farle a
beccafico… e poi li ho cotti così:
Ingredienti per tre
porzioni
per gli involtini:
sei piccoli caponi da 250 g circa ciascuno, aperti a libro e
privati di testa, lisca e spine; un po’ di condimento per il ripieno (lo stesso
degli "involtini di spatola", cliccate QUA per la ricetta); pangrattato (senza glutine per i celiaci) per la
panatura esterna, una ventina di foglie di alloro e una bella cipolla bionda;
per la tartara di
caponata:
una melanzana nostrana, una manciata di capperi dissalati
(un cucchiaio pieno), una manciata di uva sultanina (un cucchiaio pieno), una
manciata di pinoli (un cucchiaio pieno), un pomodoro maturo, ma sodo, una costicina
di sedano (se l’avete, io non l’avevo e ne ho fatto a meno, mica potevo
fermarmi per questo!), dieci olive verdi e nere, due cucchiaini di aceto
bianco, un cucchiaino di crema di aceto balsamico, la punta di un cucchiaino di
miele, olio evo, sale, peperoncino o pepe nero e qualche goccia di tabasco (senza glutine).
Per la salsa verde di
copertura:
venti foglie di basilico, un mazzolino di prezzemolo, dieci
capperi dissalati, olio evo q.b. e sale.
Procedete in questo
modo…
tagliate la melanzana (ma anche la costa di sedano, se la
metterete) a dadini di 1,5 cm circa e cuocete a vapore per 5 minuti. Lasciateli
croccanti. Poi fateli raffreddare.
In una ciotola abbastanza capiente mettete quindi le verdure
a vapore, già fredde, i pinoli (tostati in padella), l’uva sultanina
(precedentemente rivenuta in acqua e rhum), i capperi (dissalati e interi), le
olive denocciolate e spezzettate grossolanamente e il pomodoro, tagliato a
dadini della stessa dimensione o anche di 1 centimetro, ma precedentemente
privato dei semini. Condite con olio evo, aceto bianco e crema di aceto
balsamico, tabasco, sale, pepe o peperoncino e miele, nelle dosi indicate.
Giratela con delicatezza. Preparate la tartara prima di fare gli involtini e
riponetela in frigorifero per farla riposare e per far fondere bene assieme
tutti gli ingredienti.
Per la salsa verde:
frullate assieme il basilico, il prezzemolo, dieci capperi,
olio evo a sufficienza (deve venire ben liquida) e salate solo dopo averla
assaggiata.
Per gli involtini:
Preparate il ripieno per gli involtini, seguendo le
indicazioni per la ricetta degli “involtini di spatola” (la trovate QUA). Per la quantità di pangrattato, consideratene 75 g circa per il ripieno e gli altri 25 per la panatura esterna. Poi
ungete sopra e sotto i filetti del pesce, aperti a libro, poggiateli sopra del
pangrattato non condito e farciteli per tutta la lunghezza dalla parte della
pancia. Arrotolateli, con la coda verso l’esterno e steccateli con due
stuzzicadenti, per non farli aprire durante la cottura.
Poggiateli su di una teglia unta d’olio evo e cosparsa di
foglie di alloro.
Tagliate a rondelle la cipolla (tre millimetri o poco più),
ungetele sopra e sotto con olio evo, poi panatele e distribuitele accanto agli
involtini, sopra l’alloro.
Infornate il tutto a 180°, ventilato e pre riscaldato, per
20-25 minuti, non di più.
A questo punto, tolti gli involtini dal forno, procedete con
la sistemazione in piatto, la fase più bella e divertente di ogni esecuzione:
sistemate due involtini e due rondelle di cipolla per
porzione e accanto, aiutandovi con un coppapasta quadrato o rotondo alto 4 o 5
centimetri e largo 6 o 7 centimetri, disponete la tartara. Coprite
parzialmente, sia la tartara che gli involtini, con qualche goccia di salsa
verde e servite. E buon pranzo!
Seguitemi sulla mia pagina Facebook, mettendo il Mi piace o iscrivendovi riceverete le mie nuove ricette!
Seguitemi sulla mia pagina Facebook, mettendo il Mi piace o iscrivendovi riceverete le mie nuove ricette!
Nessun commento:
Posta un commento