Mafaldine vellutate
alle mandorle, fave e alici ... al Rum!
È un piatto molto raffinato e ricco di contrasti: l’armonia fra il profumo del finocchietto di montagna, la dolcezza delle mandorle e la delicata personalità delle fave fresche crea un perfetto contrappunto con il sapore deciso e inebriante del pesce azzurro del nostro Mar Mediterraneo, sfumato dalle note tropicali del Rum (nella cucinadibimbapimba la contaminazione è la prassi). Da provare! E poi è di facile e veloce esecuzione!
Ingredienti per due
porzioni
140/150 g di Mafaldine (o Reginette, io ho usato quelle senza glutine trafilate al bronzo della marca Garofalo, che si trova normalmente nei supermercati a buon mercato ed è
anche buona), 160 g di fave fresche già sgranate, 12 mandorle pelate, un
rametto di finocchietto selvatico (se pulito una manciata), un cipollotto
scalogno, olio evo q.b., 12 alici fresche deliscate e aperte a libro, noce
moscata (una grattatina), pepe nero (una spolverata), peperoncino piccante (una
spolverata), zafferano (1/4 di bustina), latte q.b. (poco, circa ¼ di litro),
menta fresca dieci foglioline più quelle per la decorazione del piatto, 10
pomodorini ciliegia, 1 spicchio d’aglio, vino bianco secco una tazzina da
caffè, Rum (una spruzzata … abbondantina).
Procedimento
Tritate lo scalogno e soffriggetelo in olio evo e acqua (per ammorbidirlo), poi aggiungete il finocchietto selvatico tritato, le
fave fresche, salate, pepate e cuocete (coperto) per circa dieci minuti,
aggiungendo di tanto in tanto acqua calda (un filo), quando quella della
verdura si asciuga. Frullate il tutto assieme alle mandorle e ad un poco di
latte. Mettete la vellutata in un tegamino e aggiustatela di sale e pepe,
aggiungendovi la noce moscata, lo zafferano e tanto latte quanto basta per
mantenerla morbida e fluida. Conservatela calda o riscaldatela al momento
opportuno.
Nel frattempo tagliate i ciliegini a cubetti, togliendo i semini
interni, e soffriggeteli in un padellino con uno spicchio d’aglio (tagliato in
tre pezzi, da togliere successivamente) e olio evo. Saltateli qualche secondo
appena e disponete sopra le alici. Salate, aggiungete del peperoncino e
sfumate col vino bianco. Cercate di girare le alici il meno possibile col cucchiaio di
legno (io le ho saltate, come fanno i veri cuochi!), per evitare di romperle (se non ci riuscite, scuotete la padella e giratele con delicatezza).
Cuocetele per pochi minuti, aggiungendo un filo
d’acqua calda se si asciugano. Sfumate con una bella spruzzata abbondante di
Rum, lasciate evaporare qualche secondo e poi spezzettate sopra la menta fresca, scuotete ancora il tutto e spegnete. Mantenetele calde
(coprite e poi riscaldatele all’ultimo momento, eventualmente allungando il sugo con un cucchiaio di acqua calda).
A questo punto cuocete le mafaldine, lasciandole al dente,
poi mettetele in padella con un poco di latte, a fuoco alto, mantecate e versatevi sopra un
mestolo della vellutata, ben calda e fluida (se si asciuga nel frattempo
aggiungete sempre un po di liquido caldo, acqua o latte che sia). Maneggiate
per un minuto in padella e quando la pasta sarà ben amalgamata al sugo, spegnete e riponetene metà dentro un coppapasta delle dimensioni circa di cm 13 di diametro per
4 di altezza, compattatela col cucchiaio e colateci sopra un poco della
vellutata (sempre calda e fluida), distribuendola velocemente col cucchiaio.
Adagiatevi
sopra metà delle alici (che avrete riportato alla giusta temperatura) con il
sugo dei pomodorini, sfilate il coppapasta e preparate il secondo piatto.
Decorate con della menta fresca e servite subito.
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