Ho utilizzato le farine L'AltroGusto per pasta, mi sembravano ottime per questo lavoro e poi, come mix industriale, è uno tra i più semplici e chiari: contiene solo farine naturali e due addensanti, Xantano e gomma di Tara. Praticamente è come se ce la preparassimo noi in casa, per cui non vedo perché fare questa fatica in più. Ma ciò non toglie che questa stessa ricetta si possa tentare con farine naturali e magari biologiche... la prossima volta. Intanto così sono perfetti ed io mi accontento!
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Ingredienti per circa 20 cannoli
225 g di farina per pasta senza glutine (io l’AltroGusto, ma va bene anche un'altra marca purché sia per pasta) (o 00, per la ricetta con glutine)
1 uovo intero + 1 albume, per la sigillatura dei cannoli (1 solo tuorlo, per la ricetta con glutine, + l'albume per la spennellatura)
11 g di strutto
20 g (o 25 g, se li preferite un po' più dolci) di zucchero
110 g di vino bianco secco freddo (cominciate con 100 g, perché dipende dalla dimensione dell’uovo... se cambiate farine, aggiungetelo un po' alla volta sino ad ottenere la consistenza morbida, ma non appiccicosa. Questo vale anche per la ricetta col glutine)
1 pizzico di sale
½ cucchiaino da tea (raso) di cacao amaro (1,5 g)
Amalgamare la farina con lo strutto, lo zucchero, il sale e
il cacao.
Aggiungere l’uovo intero ed il vino ed impastare a mano,
facendo più volte le pieghe, sino ad ottenere un panetto molto morbido e
liscio.
Quindi procedere alla stesura, con la macchinetta per la pasta (se non l’avete, va bene il mattarello, ma con la macchina vengono più regolari). Dovrete tagliare il panetto in piccole parti, stenderle con la macchinetta o con il mattarello sino ad ottenere uno spessore di circa 3 mm, piegando più volte il foglio ottenuto e ristendendolo ogni volta. Mettetevi sul piano da lavoro della farina di riso finissima, per aiutarvi quando tenderà ad appiccicarsi (non eccedete mai nell’uso).
Poi passare i fogli nella macchinetta alla tacca n. 4 (corrispondente a circa 2 mm, non più) e piegateli almeno altre 4 volte, ripassandoli nella macchina ogni volta (più pieghe si fanno, più sfoglierà).*
* Se li preferite un po' più spessi, fermatevi alla tacca n. 5, e provate a friggerne uno. Per la verità io preferisco sempre le sfoglie più sottili, ma il cannolo può anche spingersi un po' oltre ed essere più robusto. A voi la scelta.
Quindi, ritagliate i fogli con una forma ovale di circa
10-12 cm (io uso un coppapasta circolare ammaccato ai lati, ma se non l’avete,
usate un bicchiere grande e fateli rotondi), arrotolateli nelle formine
d’acciaio, quelle apposite per cannoli (unte con olio d’arachide), lasciandoli
lenti (se li stringete troppo non gonfieranno nella parte interna ed avrete
difficoltà a togliere le forme) e sovrapponendo leggermente gli estremi,
spennellando le superfici a contatto con un albume d’uovo. Schiacciate
leggermente la giunzione e spennellatela con l'albume (con le dita viene meglio) anche sulla
linea di sovrapposizione.
Cuocete in strutto olio di semi (io arachide) caldissimo, ma non
fumoso, un paio di cannoli (al massimo tre) alla volta, rigirandoli spesso per non farli
cuocere troppo da un lato solo. Usciteli non appena assumeranno un colorito
dorato scuro (circa un paio di minuti, ma fate una prova) e metteteli con tutta
la formina su carta da cucina, per far assorbire il grasso in eccesso.
* friggendo nello strutto, così come la ricetta originale prevede, si ottiene una scorza più asciutta, croccante e fragrante, e dura molto di più nel tempo...
Sfilate le formine solo quando si saranno raffreddate. Si sfilano meglio se le prendete con le dita e le ruotate leggermente attorno al loro asse, tenendo fermo, ma con molta delicatezza, il cannolo. La formina classica è composta da un foglio di lamiera arrotolato ma non saldato, quindi si può anche leggermente schiacciare, per farlo uscire senza rompere il cannolo.
Farciteli appena raffreddano (con una sac à poche o con un cucchiaino), ma solamente al momento del consumo, perché il cannolo si riempie e si mangia! Solamente così la sfoglia, o meglio la scorza, rimarrà croccantissima e fragrante! E farà il sonoro crok nella vostra bocca, frantumandosi lentamente!
* friggendo nello strutto, così come la ricetta originale prevede, si ottiene una scorza più asciutta, croccante e fragrante, e dura molto di più nel tempo...
Sfilate le formine solo quando si saranno raffreddate. Si sfilano meglio se le prendete con le dita e le ruotate leggermente attorno al loro asse, tenendo fermo, ma con molta delicatezza, il cannolo. La formina classica è composta da un foglio di lamiera arrotolato ma non saldato, quindi si può anche leggermente schiacciare, per farlo uscire senza rompere il cannolo.
Farciteli appena raffreddano (con una sac à poche o con un cucchiaino), ma solamente al momento del consumo, perché il cannolo si riempie e si mangia! Solamente così la sfoglia, o meglio la scorza, rimarrà croccantissima e fragrante! E farà il sonoro crok nella vostra bocca, frantumandosi lentamente!
Altri importanti dettagli per una buona riuscita dei cannoli:
. La sovrapposizione del foglio è un dettaglio fondamentale. Se non si
incollano bene i lembi esterni, durante la cottura i cannoli si apriranno
subito (a me è successo, nonostante ci sia stata attentissima. Seguite i miei consigli elencati sopra, ma fate sempre una
prova di cottura per capire come reagiscono, prima di arrotolarli tutti).
. Un altro dettaglio importante è lo spessore, se sottile verranno troppo sfogliati e inconsistenti. Se troppo spessa al
contrario non sfoglieranno bene. Quindi, se avete la mia macchinetta, che
sarebbe la classica Titania per pasta (con sei posizioni) quella giusta è la
quarta e lo spessore è approssimativamente di 2 mm. Volendo, si possono fare anche più spessi, di una tacca, la quinta, ma sempre con tanti passaggi per farli sfogliare.
. Altro fattore importante, la piegatura va fatta più volte,
come vi dicevo prima, per ottenere una sfoglia croccante e bollosa. Non fatene
meno di quante ne ho scritto io. Recuperate tutti i frammenti di ritagli e
impastateli nuovamente, non si getta nulla. Dai ritagli il cannolo verrà ancora
più croccante e sfogliato, perché più lavorati.
. L’olio o lo strutto? Io in genere friggo con olio di semi di arachidi, è leggerissimo e
insapore e fa fritti leggeri. Una volta però i cannoli si friggevano nello strutto, e a dire il vero, dopo tante esperienze, devo ammettere che le nonne avevano ancora una volta ragione! Fritti nello strutto vengono più leggeri e asciutti e croccanti! Precisi a quelli delle migliori pasticcerie! Lo strutto (o mal che vada l'olio) deve essere caldissimo, ma non deve fumare. Fate la prova
gettandovi un ritaglio di pasta, se si formano subito tantissime bolle e il ritaglio
si gonfia a palloncino, allora l’olio è pronto. Se doveste fermarvi, spegnete la fiamma o abbassatela al minimo, ma non fate superare la
temperatura limite.
Detto questo, non mi resta che invogliarvi a farli. Anche se
non è esattamente una passeggiata, la prima volta, alla fine il risultato vi
ripagherà della fatica! Inoltre, mi ha insegnato la mia amica (colei che mi ha dato la
ricetta glutinosa) che per conservarli bene, anche molti giorni, basta
inserirli una volta raffreddati in una busta per freezer ben sigillata e riporla
al sicuro da urti, magari nel forno spento. Io li ho appena avvolti in carta da
cucina e chiusi in busta, vi farò sapere come saranno fra una settimana, oggi
ne ho già mangiati due, non posso continuare così però! Il prossimo lo farcirò
non prima di sette giorni da oggi!... se ce la faccio ad aspettare!!!
PER LA FARCITURA
Farciteli, ovviamente, con la crema di ricotta freschissima
(la ricetta l’ho già pubblicata, la trovate QUA). Adesso vi indico solo le dosi che vi serviranno per questa
quantità di cannoli.
Io con 350 g di ricotta (condita con 80 g di zucchero e
mezza bustina di vanillina in polvere, oltre che al cioccolato a scaglie, messo
all’ultimo momento) oggi ne ho riempiti 6, quindi per 20 cannoli vi serviranno circa:
1,2 Kg di ricotta fresca (ma privata del siero), 250 g di zucchero, quasi 2 bustine di vanillina e scaglie o goccine di cioccolata fondente secondo volontà, oltre che (dieci) venti ciliegie candite per la guarnizione finale (anche granella di pistacchio e zucchero a velo).
... per la Rubrica FATTI DA VOI, ecco le fotografie dei cannoli fatti da ANNA SARNELLI!!! bravissima!!!
1,2 Kg di ricotta fresca (ma privata del siero), 250 g di zucchero, quasi 2 bustine di vanillina e scaglie o goccine di cioccolata fondente secondo volontà, oltre che (dieci) venti ciliegie candite per la guarnizione finale (anche granella di pistacchio e zucchero a velo).
... per la Rubrica FATTI DA VOI, ecco le fotografie dei cannoli fatti da ANNA SARNELLI!!! bravissima!!!
... e oggi sono giunti quelli di ANNARITA PACE, fatti con le farine DallaGiovanna per dolci lievitati... bravissima!!!
... mandatemi le vostre foto, le pubblicheremo subito!
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Baci, Bimba Pimba
..
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