Ingredienti per tre
porzioni normali (o due abbondanti)
130 g di mafaldine (reginelle tagliate, senza glutine per i celiaci), una
zucchina genovese da un chilo (fuori misura standard, di quelle che sfuggono al
controllo del contadino) oppure sei piccole zucchine Tondo di Nizza (due a porzione), uno
spicchio d’aglio, mezzo peperone (il mio era verde), sei pomodori di media dimensione, rossi, maturi e sodi, una
manciata di passolini (uva passa) e pinoli (40 g in tutto), una ventina di
capperi dissalati, una decina di olive nere (da denocciolare), una decina di
mandorle, una decina di foglie di basilico e dieci di menta (per il pesto) più
qualcuna per decorare il piatto alla fine, pangrattato (senza glutine per i
celiaci) q.b. per impanare fuori e sopra i tronchetti, olio evo q.b.
Procedimento
Prendete una zucchina grossa, molto grossa, una genovese di
circa un chilo (oppure, se non l’avete, sei zucchine Tondo di Nizza).
Tagliatela a rondelloni (sei o sette in tutto, grandi e piccoli, ad altezze diverse), svuotate
l’interno della zucchina togliendo più polpa possibile. Dovrà rimanere
attaccata alla buccia la polpa più compatta e lo spessore perimetrale definitivo
non dovrà superare il centimetro. Tritate la polpa asportata e mettetela sotto sale, dentro un
colapasta. Lessate in acqua salata per una decina di minuti le
rondelle. Poi scolatele bene, facendo attenzione a non spezzarle, e riponetele
sopra un foglio di carta da cucina, per farle asciugare bene e raffreddare.
Nel frattempo, tagliate a cubetti di un centimetro il mezzo peperone e
il pomodoro (dopo averlo spellato e privato dei semini interni). Soffriggete lo
spicchio d’aglio, aggiungete la polpa (ben strizzata) della zucchina, fatela
rosolare un paio di minuti e poi unite il peperone, fategli fare una girata
veloce col cucchiaio di legno, una rosolatina da solo con la zucchina e via,
unite anche il pomodoro. Salate e fate cuocere una decina di minuti (o qualcosa
in più, se vi sembra poco cotta la verdura). Unite del peperoncino (abbondante,
se potete!) e poco prima di spegnere, i capperi (dissalati), le olive (private
del nocciolo e spezzettate), i passolini (l’uva passa) e i pinoli e, non appena
avrete spento, il pesto liquidino (preparato frullando assieme una decina di
foglie di basilico, altrettante di menta fresca, una dozzina di mandorle
pelate, olio evo, un pizzico di sale e un pochino d’acqua). Amalgamate il tutto e versateci dentro
la pasta, scolata un minuto prima del dovuto e raffreddata sotto un breve getto
di acqua fredda, che ne fermi la cottura. Il tutto a fuoco spento, ovviamente.
A questo punto, con le rondelle ben
asciutte e fredde, passate alla fase più divertente: la farcitura dei
tronchetti.
Prima dovete ungere bene bene con olio evo i rondelloni (o tronchetti, che dir si voglia!) dentro e fuori. Poi dovete impanarne l’esterno. Infine,
posizionateli sulla stessa teglia dove li cuocerete e farciteli con la pasta... un poco
alla volta, cercando di infilarla per bene, comprimendola anche con l’aiuto delle mani (pulite!).
i tronchetti appena riempiti, pronti per essere infornati... |
Riempite i tronchetti anche oltre il loro bordo, in modo tale che si formi una cupoletta. Spolverateci sopra altro pangrattato, un
filo d’olio evo e infornateli, per 10 minuti, in forno caldo ventilato
(250°) con il grill acceso. Deve formarsi una crosticina croccante e dorata.
i tronchetti appena sfornati |
Servite in piatto, decorando con del basilico fresco, due rondelle a testa (o
tre, come ho fatto io, ma non si mangiava altro ieri sera!).
Buon appetito!!!
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