SENZA GLUTINE, SENZA BURRO,
SENZA OLIO, SENZA LATTE, SENZA LIEVITO
115 g di mandorle dolci pelate
35 g di farina di nocciole (oppure tutte mandorle)
150 g di zucchero
80 g succo d’arancia fresco
50 g di fecola di patate
3 uova intere + 1 albume
1 pizzico di cremor tartaro (oppure 2 gocce di succo di
limone)
Per il rivestimento con Glassa all'arancia e curcuma:
150 g di zucchero a velo
q.b. succo d'arancia fresco
la punta di un cucchiaino di curcuma (facoltativo)
+ mandorle e canditi d'arancia come decoro
Per il rivestimento con Glassa all'arancia e curcuma:
150 g di zucchero a velo
q.b. succo d'arancia fresco
la punta di un cucchiaino di curcuma (facoltativo)
+ mandorle e canditi d'arancia come decoro
Frullare le mandorle per bene, sino a ridurle in polvere o
quasi, miscelarle alla farina di nocciole, ai tuorli, alla fecola, al succo d'arancia e allo zucchero e sbattere
tutto con la frusta elettrica per mezz’ora… o il più tempo possibile! (io le ho
messe nell’impastatrice con la frusta e ho lasciato montare a velocità alta per
almeno 20 minuti). Deve diventare una crema densa.
Montare gli albumi montati a neve fermissima (aggiungere
prima di montarli un pizzico di cremor tartaro, la punta di un cucchiaino,
oppure 2 gocce di succo di limone).
Aggiungere gli albumi al composto di tuorli, aiutandosi con una spatola o un cucchiaio in acciaio, e stando attenti a non farli smontare. Miscelate con movimenti dal basso, lenti.
gli albumi a neve ferma |
Aggiungere gli albumi al composto di tuorli, aiutandosi con una spatola o un cucchiaio in acciaio, e stando attenti a non farli smontare. Miscelate con movimenti dal basso, lenti.
Versare il composto in una teglia antiaderente con fondo
estraibile (non imburrata né infarinata) , se l'avete, oppure in una teglia per dolci imburrata e
infarinata, oppure ancora rivestita con carta da forno, del diametro di cm 20 e dell'altezza di 6-7 cm.
Cuocere a 150°C ventilato, pre riscaldato, per 45 minuti.
Cuocere a 150°C ventilato, pre riscaldato, per 45 minuti.
Lasciare in forno spento con sportello aperto per 5 minuti,
poi tirar fuori e aspettare che raffreddi prima di estrarre dallo stampo.
Io l'ho rovesciata e poi glassata con succo d'arancia e curcuma, un aroma indiano che conferisce anche il colore arancio alla glassa. Ne basta la punta di un cucchiaino messa nello zucchero a velo. Decorata con mandorle pelate e canditi di arancia biologici fatti in casa da Stefania Profumi & Sapori, che ringrazio di 💛per il dolce omaggio!
P.S.
Poiché di farina ce n’è pochissima, questo dolce si comporta un po' come un Soufflè, gonfia in cottura ma raffreddandosi torna un po’ giù, è normale. Per questo tutto il segreto sta nell'incorporare più aria possibile durante la lavorazione, nel frullare benissimo le mandorle e nocciole per renderle meno pesanti possibili e nell’aggiungere alla fine gli albumi - che devono essere montati a neve fermissima, come nella foto - con molta delicatezza, per non farli smontare. Tutta l’aria che conterrà l'impasto fatto da voi è la sola che costituirà le bollicine finali della torta, in quanto tra gli ingredienti non c’è nemmeno il lievito. La ricetta è simile al pandispagna originale, in pratica, ma rispetto a questo non ha nemmeno la farina!!! E’ proprio straordinario questo dolce! E se volete, potete anche cuocerlo in tanti piccoli pirottini e offrirlo in forma di dolcetti, col caffè o col Tea. Si conserva morbidissimo per due tre giorni!
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Io l'ho rovesciata e poi glassata con succo d'arancia e curcuma, un aroma indiano che conferisce anche il colore arancio alla glassa. Ne basta la punta di un cucchiaino messa nello zucchero a velo. Decorata con mandorle pelate e canditi di arancia biologici fatti in casa da Stefania Profumi & Sapori, che ringrazio di 💛per il dolce omaggio!
P.S.
Poiché di farina ce n’è pochissima, questo dolce si comporta un po' come un Soufflè, gonfia in cottura ma raffreddandosi torna un po’ giù, è normale. Per questo tutto il segreto sta nell'incorporare più aria possibile durante la lavorazione, nel frullare benissimo le mandorle e nocciole per renderle meno pesanti possibili e nell’aggiungere alla fine gli albumi - che devono essere montati a neve fermissima, come nella foto - con molta delicatezza, per non farli smontare. Tutta l’aria che conterrà l'impasto fatto da voi è la sola che costituirà le bollicine finali della torta, in quanto tra gli ingredienti non c’è nemmeno il lievito. La ricetta è simile al pandispagna originale, in pratica, ma rispetto a questo non ha nemmeno la farina!!! E’ proprio straordinario questo dolce! E se volete, potete anche cuocerlo in tanti piccoli pirottini e offrirlo in forma di dolcetti, col caffè o col Tea. Si conserva morbidissimo per due tre giorni!
Baci, Bimba Pimba
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