U ficatu ri setti cannola … ovvero, Zucca all'agrodolce!
c’è chi dice che fossero i sette "cannoli" le sette bocche della fontana del Garraffello alla Vucciria (antichissimo Mercato popolare di Palermo, nei pressi della vecchia Piazza Borsa), dove anticamente (e ancora oggi, ma non in questo luogo che purtroppo ha perso del tutto la sua vera natura popolare... cercatelo al Capo o a Ballaró) la versione povera del Fegato all’agrodolce (un piatto sontuoso della cucina palermitana ed inaccessibile ai più, in tempi in cui la carne era appannaggio delle mense nobiliari) era esposta nelle bancarelle dei mercatari…
C’è chi sostiene invece che il termine si riferisse al vecchio quartiere poverissimo dei Settecannoli, e che questo delizioso piatto a base di Zucca all'agrodolce fosse stato chiamato così per ironizzare sulla sua origine poverissima …
Sta di fatto che per gustare "U ficatu ri setti cannola" basta:
friggere la zucca (tagliata a fettine spesse circa 1 cm) in abbondante olio EVO, dove avrete prima rosolato due spicchi di aglio (da togliere prima di friggere la zucca). Non fatela cuocere troppo che poi si rompe, quindi fiamma alta e giratela appena prende colore. Salate man mano che la prelevate, sistemandola in una pirofilina. Poi nell’olio avanzato, a fiamma momentaneamente spenta, rimettete l’aglio assieme a due cucchiai di zucchero e quattro cucchiai di aceto, accendete a fiamma bassa e fate sciogliere ed evaporare. Quindi versate sulla zucca, condite con menta fresca e lasciate riposare per qualche ora.
Fredda è ancora più buona …
Io la gusterò stasera a cena!
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Baci, Bimba Pimba
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