Non avevo ancora utilizzato la nuova versione della miscela MixIt della Schaer e ieri ho improvvisato un Pancarrè per tramezzini senza glutine. Per la ricetta mi sono attenuta all'idratazione suggerita in confezione: è tanta, per questa miscela, infatti l'impasto viene fluido, ma per il pancarrè per tramezzini senza glutine va benissimo. Dopo 24 ore di conservazione a temperatura ambiente (ovviamente ben avvolto e dentro la scatola del pane) è ancora molto morbido e umido, non sbriciola e si presta perfettamente allo scopo: tramezzini senza glutine fatti e mangiati con estrema soddisfazione. Non sarà il non plus ultra del Pancarrè senza glutine ma per chi si vuole sbrigare e risparmiare in tempo e denaro questa soluzione è decisamente ottima. La miscela di cui parliamo, il Mixit della marca tedesca Schaer, è una "universale" cioè studiata per molti usi e, pertanto, non è l'ideale per la panificazione, ma ripeto poichè è molto facile da reperire e costa relativamente poco rispetto a quelle più performanti, ritengo che come risultato ci si può ritenere soddisfattissimi. L'ho rifatto due volte di seguito, per vedere se potevo spingermi oltre come lievitazione, ma oltre al raddoppio non conviene andare, si perde in volume e sofficità. Posso sdoganare questa ricetta: ecco un bel Pancarrè per tramezzini senza glutine veloce e facilissimo da realizzare!
INGREDIENTI
350 g MixIt (quello nuovo)
292 g acqua
7 g ldb fresco
1 cucchiaino miele
1/2 cucchiaino sale
2 cucchiai olio di semi (ma anche EVO)
latte o panna e/o uovo sbattuto per spennellare
Stampo utilizzato: per plumcake, da 30 cm, ma va bene anche più piccolo, l'importante è segnarsi il livello per individuare bene l'altezza al raddoppio
STEP 1 IMPASTO (15 minuti)
Sciogliere il lievito con il miele e l'acqua, tutta. Versare la miscela e impastare. Aggiungere il sale e farlo assorbire, di seguito anche l'olio, un cucchiaio alla volta e lavorare bene a lungo sino ad ottenere un composto perfettamente liscio, omogeneo, senza grumi.
STEP 2 PUNTATA AL RADDOPPIO (circa 90 minuti-2 ore a 20-22°C, controllare)
Ad impasto terminato versarlo in un contenitore rivestito con carta da forno, imburrata o unta, e livellarlo benissimo aiutandosi con olio di semi o EVO, le mani e una spatolina di silicone. Segnarsi l'altezza e al raddoppio del volume (l'altezza, negli stampi a svasare, può indurre in inganno) cuocere. Se si inforna prima del raddoppio si rischia una crescita spropositata del volume, con mollica filacciosa ma buchi anomali e molto grandi. Se si supera il raddoppio come sempre la mollica verrà più lucida, poco soffice e l'indomani tenderà a sbriciolare. Vi sto dando qualche dritta per individuare eventuali errori e aggiustare il tiro la volta successiva.
STEP 3 COTTURA (35 minuti)
Al raddoppio, spennellare con panna, o uovo, o meglio tuorlo e panna o latte sbattuti e infornare (forno caldo, ventilato a 200°C, o statico a 220°C, con pentolino d'acqua bollente introdotto prima del pane). Cuocere per 35 minuti con pentolino, abbassando di una ventina di gradi, se necessario, a coloritura raggiunta.
Far raffreddare su gratella, tirandolo fuori dallo stampo appena possibile. Poi avvolgere con carta da forno e panno pulito, ben stretto, e riporre in scatola per pane. Conservare così per massimo 48 ore. Oppure congelare a fette non appena raffredda.
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Baci, Bimba Pimba
Ciao Rosa Maria, sono Marta. Per questa ricetta hai provato anche con il lievito madre liquido Li.co.li?
RispondiEliminaCiao cara, no non ancora, ti suggerisco di rinfrescare con Mixit il tuo lievito (la quantità necessaria per l’impasto, non tutto) per evitare di indebolire una miscela già poco strutturata per i lievitati, poi basta semplicemente aggiungere il Licoli all’impasto ricorda doti di diminuire l’idratazione di circa il 30% del peso del Licoli che deciderai di usare
RispondiEliminaCiao Rosamaria, come si fa a capire se è pronto? (il pane si picchietta e deve fare un suono sordo x es...) Con questo si fa la prova stecchino invece? O c'è qualche altro metodo? Grazie sempre x quello che fai🌟
RispondiEliminaScusa la shaer è italiana!
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