Per gioco, o magari anche per necessità (quella di smaltire una bella melanzana che attendeva paziente nel frigorifero ... noi siciliani, almeno io sono fatta così, non resisto mai alle melanzane quando le vedo sul banco del fruttivendolo, belle e sode, ma poi spesso capita che per la solita maledetta fretta non le cucino e alla fine arriva quel momento in cui o le prendo e le preparo in qualche modo oppure ... vabbè, ci siamo capiti!!!) ... be, che sia per gioco o per necessità cambia poco, perchè quasi sempre è solo per caso che nascono quelle ricette che ti restano impresse più delle altre, per la loro semplicità e per la bontà che sprigionano alla vista e al palato, come questi Cappellacci senza glutine alla Norma rivisitata!
Come ben sapete, io per la pasta uso sempre (se posso) farine naturali quindi anche questi Cappellacci senza glutine sono stati fatti così. Ho impastato a mano, in una ciotola, e non ho sporcato neanche la macchinetta, li ho tirati col matterello! Una sfida personale, perchè non è esattamente il mio lavoro preferito quello della sfoglina... eppure, ce l'ho fatta! Vabbè, direte voi, questa in fondo pasta rustica è, non è mica sottile come il tortellino... E lo so, avete ragione, ma alla fin fine a me forse piace anche di più!
Il condimento quindi è tutto siculo, la famosa Norma, un piatto storico della cucina siciliana orientale realizzato con salsa di pomodoro, melanzane (fritte!), basilico e ricotta salata... bene, io le melanzane le ho messe nel ripieno (Masterchef insegna!), e non fritte ovviamente, il Pomodoro c'è ma è un bel PicPac e non l'ho girato con la pasta ma ci sta sotto! Il basilico c'è c'è, eccome, ma all'interno (nel ripieno, con le melanzane e la ricotta, fresca, mia unica aggiunta) e poi, in forma di pesto rustico, viene colato sopra i miei Cappellacci senza glutine, di cui mi sono letteralmente innamorata!!!! La ricotta salata è al suo posto, almeno qualcosa è rimasta tal quale!
CAPPELLACCI SENZA GLUTINE ALLA NORMA RIVISITATA
Dosi per 17-18 Cappellacci (5-6 porzioni)
150 g mix per pasta fresca (90 g farina di riso integrale o finissima + 45 g fecola patate + 15 g farina di quinoa + 2,5 g xantano)
2 uova medie
1 cucchiaio olio evo
acqua QB (circa due cucchiai)
1 pizzico di sale
Farcitura
1 grossa melanzana violetta (tagliata a fette, salate e cotte al forno a 220°C ventilato)
200 g ricotta di pecora (molto asciutta)
Q.b. Parmigiano grattugiato
Sale/pepe
Basilico fresco
Per il condimento finale
1 latta di polpa di pomodoro finissima da 600 g circa
2 spicchi di aglio
olio EVO q.b.
ricotta salata da grattugiare (o in mancanza va bene anche parmigiano grattugiato, ma non ditelo a nessuno!)
peperoncino, sale secondo gusti
basilico fresco abbondante e pinoli, una manciata
Farcitura
Consiglio di preparare la farcitura con lauto anticipo, anche il giorno prima, deve essere ben soda e asciutta.
Lavate e tagliate a fette di 1 cm la melanzana, salatale leggermente (se è amara, prima fate spurgare l'acqua di vegetazione, poi asciugatele bene per togliere ogni traccia di acqua e sale) e riponetele in forno ventilato a 220°C circa, controllandole spesso, non devono colorire ma solo ammorbidirsi e perdere la loro acqua). Frullare quindi leggermente le melanzane (attenzione a non ridurle in purea, frullatele un poco alla volta, e da fredde! La buccia se non è amara lasciatela. Se bruciano nel forno, togliete le parti bruciate perché sono amare. Fate che la melanzana perda tutta l’acqua possibile altrimenti il ripieno verrà troppo morbido e acquoso) amalgamarle con la ricotta, parmigiano grattugiato e condire con sale, pepe e basilico tritato.
Pasta
Preparare la pasta (miscelare bene le polveri, quindi impastare prima con le uova e l'olio e poi aggiungere acqua quanto basta ad ottenere un panetto molto morbido e che se ne prendete una noce con le dita, dopo averla lavorato con le mani, schiacciandolo resta liscio senza crepe nè lesioni) e farla riposare mezzora, ben avvolta nella pellicola, poi stenderla col matterello (spessore molto sottile) e ritagliare dei cerchi di 10 cm, riempirli con un cucchiaino colmo di ripieno e chiuderli prima a mezzaluna, poi a cappellaccio. Stendere i ritagli e ripetere. Conservare in frigorifero coperti con un panno sino al consumo.
Preparazione finale
Cuocere i Cappellacci senza glutine in abbondante acqua bollente salata per circa 10-12 minuti (dipende dallo spessore, che è determinante, ma con queste dose se ve ne vengono 17 con cerchi da 10 cm avranno il mio stesso spessore) poi servire su un letto di Pic Pac caldissimo (polpa di pomodoro fine o finissima, sempre senza buccia, saltata in padella a fiamma alta e vivace con aglio, olio evo abbondante, sale e peperoncino, per circa 10 minuti, deve diventare rosso fiammante), con una spolverata di ricotta salata appena grattugiata e un cucchiaio di basilico frullato grossolanamente con pinoli, olio EVO e sale.
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Il tuo post è stato un fantastico mix di contenuti informativi e stimolanti.
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