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mercoledì 29 dicembre 2021

ricetta Cassata Siciliana senza glutine

Non poteva mancare nel mio Blog un must della cucina tradizionale della mia isola, la Cassata Siciliana senza glutine! Un po' di storia non guasta mai: per chi non lo sapesse, il termine "cassata" viene dall'arabo "Quas'at" ovvero bacinella o ciotola, quindi un contenitore di forma rotonda ove il dolce, inventato attorno all'anno Mille durante la dominazione araba in Sicilia, veniva e viene ancora oggi composto. Si tramanda da oltre un millennio ed è sempre più o meno lo stesso, se non per l'apporto baroccheggiante della cultura gastronomica seicentesca, grazie alle mani sapienti delle suore dei Monasteri isolani. E così l'involucro di semplice pandispagna ripieno di crema di ricotta, cioccolato e canditi, già glassato di zucchero, fu arricchito di Pasta Reale, per cui erano assai note le suore del convento della Martorana, e ghirigori floreali di glassa e frutta candita. Siamo a Palermo e, in modo particolare, scriveva il Pitrè che nel Settecento "centinaia di Cassate si riversavan fuori dal Monastero di Valverde per la festa di Pasqua e, settimane prima, pel Carnevale, migliaia di cannoli, di vera ricotta, con relative teste di turco e cassatelle".

Questa dunque è la Cassata Siciliana, una torta bella e allegra, sontuosa e semplice al tempo stesso, un tuffo nella memoria storica della nostra storia non solo gastronomica, che ci racconta di usanze, abitudini, ingredienti, lussi, piaceri, economie, sorrisi, famiglie. Questa se ci pensiamo è la bellezza del patrimonio culturale che noi italiani abbiamo la fortuna di possedere e tramandare e che non dobbiamo mai dimenticare. 

Avrei dovuto preparagliela prima, mi sa, ma non l'ho fatto e non chiedetemi perchè, non lo so! Perchè la Cassata Siciliana senza glutine (o con, poco cambia) è di fatto il risultato dell'assemblaggio di 4 semplici basi alla portata di tutti: il Pandispagna (noi senza glutine), la Pasta Reale (che nasce senza glutine), la Crema di Ricotta (e beh, quella si fa ad occhi chiusi) e la frutta candita, quest'ultima fra l'altro la si compra già bella e pronta, senza glutine ovviamente! So che adesso vorrete prepararla anche voi, ne sono certissima, e vi spiego in poche mosse come fare per organizzarvi al meglio. Andiamo alla ricetta della Cassata Siciliana senza glutine in 4 step!




INGREDIENTI & RICETTE per 14 porzioni

1 Pandispagna da 26 cm (7 uova) (clicca QUA per la mia ricetta del Pandispagna senza glutine)

1,8 - 2 kg circa di crema di ricotta (clicca QUA per la ricetta della Crema di Ricotta. Bastano 1,5 kg di ricotta, più lo zucchero a velo necessario che leggerete in ricetta)

1/2 dose di Pasta Reale, verde (clicca QUA per la ricetta)

1 dose di Glassa Reale (250 g zucchero a velo vanigliato, senza glutine, pochissime gocce di succo di limone fresco e pochissimo albume pastorizzato, o acqua)

Canditi e gocce di cioccolato fondente a piacere 

ATTREZZATURE NECESSARIE

1 stampo per Cassata in alluminio da 28 cm esterni

PROCEDIMENTO

ricetta Pandispagna senza glutine

Il Pandispagna è uno, e il Pandispagna senza glutine non differisce affatto dalla ricetta di quello tradizionale! Il Pandispagna senza glutine o con infatti deve essere preparato con uova, farina e zucchero. Unica differenza fra quello con glutine e senza è la farina, perchè anche le proporzioni devono restare tali, ovvero per un uovo circa 30 g di farina (circa perchè per compensare la mancanza del glutine io ne aggiungo due grammi) e 30 g di zucchero. Il segreto della riuscita di questo dolce semplicissimo e antichissimo infatti sta solo nella montata delle uova. Pertanto queste ultime, badate bene, devono essere freschissime (c'è poco da scherzare, un uovo non troppo fresco non monta bene) e ad una temperatura di circa 28°C (le uova fredde non montano bene). E noi oggi siamo anche fortunati perchè abbiamo la planetaria (o le fruste elettriche), perchè sappiate che le nostre nonne (almeno la mia) andavano di braccia e non oso immaginare quanto tempo e quanta forza dovevano dedicare alla preparazione di una base semplice come il Pandispagna! 

Andiamo alla nota dolente, per noi nemici del glutine: la sglutinatura! Non temete! In questo caso infatti non siamo molto svantaggiati, perchè la farina del Pandispagna tradizionale deve essere debole! Il glutine in questo caso da fastidio anche a loro (ogni tanto siamo alla pari), quindi per sostituire la normale farina 00 e preparare un ottimo Pandispagna senza glutine basta usare una normale miscela per dolci o meglio, se potete, come faccio io per evitarmi retrogusti, amidi e addensanti inutili, usare le famose farine naturali: farina di riso finissima (attenzione, sia chiaro, non tutte le farine di riso anche se per dolci sono così impalpabili come deve essere quella finissima! Ci sono cascata anche io e vi esorto a comprare quelle dove leggete la dicitura impalpabile o finissima o altro. Con la farina normale il Pandispagna viene pesante e sbricioloso) tagliata con fecola e amido di tapioca o mais, per alleggerirla ancora un poco. Stop. C'è chi usa anche miscele per pane o miscele universali: forse appagano esteticamente ma a mio avviso (parere personale) ove possibile (e se non avete troppa fretta, perchè in quel caso ben vengano) è sempre meglio limitare l'uso di amidi e addensanti, affatto necessari nel caso dei dolci semplici. Altra storia sono i lievitati, per quelli gli addensanti sono stra-benvenuti anche nella mia cucina!

ricetta tratta dal libro Pet&Food Therapy. Racconti e ricette di cucina siciliana senza glutine, di Rosa Maria Zito, acquistabile online su Amazon (clicca sulla foto) 


Ora, andiamo alla ricetta del Pandispagna senza glutine, vi serviranno:

INGREDIENTI

per un Pandispagna senza glutine da 20 cm di diametro e 6 cm di altezza (tre strati):

4 uova medie freschissime

128 g di farina così composta (84 g farina di riso finissima + 28 g fecola di patate + 16 g amido di tapioca o di mais) oppure di un mix per dolci senza glutine, non troppo ricco di addensanti

120 g zucchero semolato

aromi a piacere: la scorza di un limone grattugiata, 1 bustina di vanillina in polvere o i semi di una bacca di vaniglia (o entrambi, limone e vaniglia insieme, io faccio sempre così)

dose per 1 uovo:

32 g farina così composta: 21 g farina di riso finissima + 7 g fecola di patate + 4 g amido di tapioca o di mais)

30 g zucchero semolato

misure stampi: 

2 uova (4 porzioni): diametro cm 14

4 uova (8 porzioni): diametro cm 20

6 uova (12 porzioni): diametro cm 24

8 uova (16 porzioni): diametro cm 28


PREPARAZIONE

ricetta Pasta Reale senza glutine

La Pasta Reale senza glutine (ma di fatto nasce senza glutine, dovete solo accertarvi che gli ingredienti riportino la scritta Senza Glutine) è un dolce tipico siciliano composto da farina di mandorle e zucchero a velo. Due ingredienti semplici che costituiscono la base per un'immensa varietà di dolci, fra pasticceria secca e torte elaborate e ricche come la Cassata siciliana o, per ultimo ma non per bontà, la famosa Frutta Martorana, elaborata dalle suore del Convento attiguo la chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio a Palermo, secoli e secoli fa! 

Per preparare la vostra Pasta Reale senza glutine (altrimenti nota come Pasta di Mandorle o Marzapane) dovrete procuravi quindi solo due ingredienti, farina di mandorle (o mandorle da sfarinare voi, pelate) e zucchero a velo vanigliato, più il colorante desiderato, purchè sia tutto certificato senza glutine. 

Per quanto riguarda le proporzioni, la Pasta Reale migliore in gusto e più delicata deve avere egual peso di mandorle e zucchero; il colore, se volete usarlo (in genere si lascia chiara, si usa solo il verde nelle Cassate o altri colori ma solo per dipingerla esternamente, quando si prepara la Frutta Martorana) va dosato ad occhio. 

Quindi, per una dose standard di Pasta Reale, da mezzo chilo, vi occorreranno:


INGREDIENTI

250 g di farina di mandorle pelate (senza glutine)

250 g di zucchero a velo vanigliato (senza glutine)

acqua q.b (pochissima, circa 40 g)

... per farla colorata, procurasi il colore alimentare (senza glutine) in polvere

PREPARAZIONE (5 minuti)

lunedì 29 novembre 2021

ricetta Crespelle Saracene all'acqua con Asparagi, Mandorle & Cumino

Qualche giorno fa avevo degli asparagi da smaltire e un marito da accontentare… ravioli no, troppo faticoso per la mia schiena! Lasagne ... avrei potuto, ma solo se con il torchio e poichè con il mio vengono troppo sottili e poi non avevo voglia di fare bile con la Pasta Maker (che ancora odio e amo), alla fine ho optato per le Crespelle (senza glutine, of course). Prima però ho preparato il condimento, usando senza pensarci sù tutto il latte che avevo! Quindi al momento di fare le crepes ho dovuto accendere la lampadina della creatività, che poi è quella cosa che mi fa davvero divertire in cucina. Ho pensato (alla Verdone!) LO FAMO STRANO??? Partendo dalla mia ricetta per le Crespelle con naturali (che trovate QUA), ma togliendo il latte e cambiando la farina base, sono venute fuori queste meravigliose e buonissimeeee CRESPELLE SARACENE ALL’ACQUA!!!! Che credetemi si possono mangiare anche nude e crude!!! Poi vi mostro come ho concluso la serata intanto il primo piatto era uno spettacolo !!!
Ecco la ricetta, sia delle Crespelle saracene all'acqua sia del condimento con Asparagi, Mandorle & Cumino!



INGREDIENTI per 12 Crespelle saracene all'acqua (senza glutine)

150 g farina di grano saraceno chiara
50 g fecola di patate
25 g farina di riso finissima
4 uova
500 g acqua
Sale q.b.
1 cucchiaio di Olio EVO
2 pizziconi di Bicarbonato


lunedì 8 novembre 2021

ricetta Pagnotta di riso Pan Riso Ori di Sicilia

SENZA GLUTINE, SENZA MAIS, SENZA LATTE

Sono in ritardo, avrei dovuto provare la miscela per pane Pan Riso Ori di Sicilia tempo fa, ma con tutti gli impegni che ho mi sono dimenticata di lei, poi, qualche giorno fa andavo di fretta, apro la dispensa delle farine e mi appare lei, prendo e decido, faccio una Pagnotta di riso! Il titolare della ditta, il signor Bongiovanni, oltre alla miscela mi aveva gentilmente regalato anche il suo Mix di cereali, così l'ho provato aggiungendone un 10% alla farina (ragazzi che bontà, questi semini nella mollica!!!), poi ho messo anche un tocco di farina di riso venere integrale, mia iniziativa ulteriore, e via di impasto!
Il risultato mi soddisfa pienamente, non è un pane molto alveolato, come mio solito, perchè la miscela contiene molta farina rispetto agli amidi e pertanto la consistenza della mollica è più compatta e umida, ma questa nota la rende molto caratteristica e gradevole. Questa Pagnotta di riso infatti è molto simile, come profumo, sapore e consistenza, ad un pane di paese con farine pesanti, come la semola di grani antichi, povere di glutine ma molto gustose e, trattenendo più umidità, resta morbida per molti giorni.
Mio marito, che di solito ama il pane più leggero alveolato e croccante, in stile ciabatta per intenderci, si è dovuto ricredere e sta apprezzando moltissimo il sapore di questa Pagnotta di riso ... e la stiamo mangiando ormai da giorni! Si, perchè si conserva benissimo, è ancora molto umida e non si sbriciola (sono al terzo o quarto giorno di conservazione a temperatura ambiente).
Questa volta ho rispettato le indicazioni della confezione, lavorandola come impasto duro (in realtà l'idratazione della confezione è molto meno ma a me sembrava davvero esageratamente asciutto come impasto, e l'ho aumentata un poco), la prossima volta però proverò ad aumentare ancora, vediamo che altro fantastico pane senza glutine verrà fuori!


INGREDIENTI

500 g Oro Pan Riso (ingredienti, vedi nota in basso)*
50 g Miscela di semi di cereali Ori di Sicilia (o altri semi a piacere vostro)
10 g farina di riso venere integrale (o se non la trovate anche riso integrale o altra farina integrale a scelta)
470 g acqua
30 g latte o acqua
12 g ldb fresco
1 cucchiaino miele di acacia
1 cucchiaino sale
3 cucchiai olio EVO

* Farina di riso, amido di riso, fibra vegetale: psyllium, zucchero, addensanti: idrossilpropilmetilcellulosa, gomma di guar e aromi.
PROCEDIMENTO

martedì 2 novembre 2021

ricetta Muffolette senza glutine 3 g

Come spesso ultimamente mi accade utilizzo il Metodo 3 g per molte ricette di lievitati, perchè è un metodo sicuro che mi evita di sbagliare la lievitazione e, quando non hai molto tempo si rivela utilissimo. In pratica, dopo averlo sperimentato centinaia (e con voi migliaia) di volte so per certo che con 1 grammo di lievito ogni cento di farine e in 4-5 ore massimo a una temperatura variabile fra i 24°C ed i 28°C sono pronta per la cottura. Stessa cosa vale per queste Muffolette senza glutine che altro non sono che meravigliosi panini morbidissimi e umidi all'interno, con la crosticina fragrante, in originale preparati con farina di rimacino e che io, per avvicinarmi al risultato, ho sostituito con l'integrazione di miscele e farine naturali e un bel pizzico di curcuma. Oggi è il 2 novembre e a Palermo, a pranzo o a cena, corre l'usanza di festeggiare i Defunti provando l'olio extra vergine d'oliva appena spremuto, come buon augurio, con dei semplici panini morbidi, caldi, le Muffolette per l'appunto. 
Qualche giorno addietro ho ricevuto anche una dolcissima richiesta da parte di un mio concittadino il quale avrebbe desiderato comperare le mie Muffolette senza glutine (si sarà sparsa la voce anche fra i non celiaci???) per offrirle oggi ad una sua collega (celiaca)... richiesta alla quale ho dovuto ovviamente dire no ma con estremo dispiacere perchè se potessi offrirei il pane a chiunque dovesse averne bisogno... 
Per fortuna però a Palermo ci sono molti panifici e di alta qualità, ma per voi che non siete così fortunati ecco una ricetta deliziosa per sfornare in poche ore delle Muffolette senza glutine 3 g davvero deliziose!




INGREDIENTI per 20 Muffolette senza glutine

250 g Nutrifree pane (oppure: Farmo Fibrepan o Low Protein, o Oro Pan Fibra base mais o frumento deg.)
275 g Miscela per pane e pizza Glutenfree Expert di Fabio Iobbi (oppure: Farmo Fibrepan, Oro Pan Fibra base mais o frumento deg., o Fioreglut Caputo, ma in questi casi togliere 30 g di acqua)
175 g Emrafood (oppure MixB Schaer, ma in questo caso togliere 25 g di acqua)
100 g farine naturali a scelta (io: 40 g farina di Quinoa, 30 g farina di Saraceno chiara, 20 g farina di Teff, 5 g farina di lenticchie rosse, 5 g farina di riso venere integrale)
2 pizzichi di curcuma (non indispensabili)
800 g acqua 
8 g lievito di birra fresco
2 cucchiaini da caffè piccoli di miele d'acacia o zucchero
2 cucchiaini da caffè piccoli di sale
4 cucchiai di olio EVO

semi di sesamo e farina di riso per la definizione



PROCEDIMENTO

giovedì 28 ottobre 2021

ricetta Tetù senza glutine o Misto dei morti

Dolcetti (dolciumi o confetti, secondo il vocabolario siciliano dal 1868 di Antonino Traina) altrimenti noti come il Misto dei Morti perchè offerti per le feste del 1 e 2 di Novembre, i Tetù (e Teio, perchè oggi sono chiamati così, capirete poi perchè) sono dei biscottini morbidi dal guscio glassato, a quanto sembra realizzati con ... udite udite "avanzi di pasticceria" re impastati con aggiunta di farina, strutto, zucchero e ammoniaca (i quattro ingredienti tipici della nostra pasticceria secca) necessari per ottenere una frolla friabile con un poco di lievitazione. Pare dunque che questa sia la loro genesi, ma anche se ciò non rispondesse a realtà (le fonti bibliografiche in mio possesso fra cui il noto volume di Alba Allotta, da cui penso quasi tutti abbiano tratto ispirazione, non ne fa testo) la cosa certa è che i Tetù (chiamati anche Catalani) sono dei dolcetti bianchi e marrone, sempre glassati e sempre variamente composti internamente in base anche e soprattutto alle tradizioni locali.
Perchè i Tetù in realtà nascono come dolcetti poveri e di poco costo e questa origine li ha resi molto popolari al punto che, essendo assai richiesti e di fatto davvero economici, ormai sono venduti durante tutto l'anno! E se è dunque verosimile che la ricetta tradizionale fosse quella del recupero, oggi si è trasformata per andare incontro alle esigenze di chi ovviamente non sempre si ritrova ad avere avanzi di pasticceria in casa... ed aggiungo io neanche in laboratorio (che poi per normativa dovrebbe essere illegale re impastare gli avanzi, anche se intonsi, per problematiche legate alla naturale scadenza dei prodotti freschi e non solo). Perdendo un po' di quell'effetto sorpresa che, per forza di cose, rendeva ogni sfornata di Tetù unica, in base alla tipologia di dolci e creme re impastate, ma mantenendone tutta la bontà (inserendoci marmellate, burro, uova e qualche ingrediente a piacer personale che non guasta mai e che vi esorto a sperimentare!).
Prima di decidermi a sglutinare questa antica ricetta mi sono dunque documentata un po' in giro per la mia città fotografando le liste degli ingredienti dei Tetù di molti laboratori locali. Ed ho scoperto che di fatto la maggior parte di questi non solo non mette gli avanzi di pasticceria (e meno male!) ma neanche quello che invece tutte le ricette prevedono debba esserci dentro ad un Tetù che si rispetti: la farina di mandorle! (sarà forse perchè costa parecchio?) Guarda caso, però, c'è sempre una non ben identificata voce "Aromi"...
Io non impazzivo per i Tetù, nemmeno da bambina, e credo finalmente d'aver capito il motivo: non avendone mai mangiato uno fatto ad arte, non potevo immaginarmi quanto fosse buono se realizzato con amore e con i giusti ingredienti.
Ho quindi acquistato una bella confezione artigianale di Tetù e me la sono messa accanto, l'ho assaggiata (vi ricordo che il celiaco è mio marito, non io, altrimenti sarei una folle!) ed al primo morso ho declamato convinta che "se anche i miei Tetù senza glutine avranno questo sapore giuro che sui Tetù ci metto una croce sopra, e per sempre!"
Poi però, ignorando debitamente l'elenco poverissimo degli ingredienti indicati nel pacchetto comprato, ho messo assieme quattro o cinque ricette (tratte da altrettanti siti WEB attendibili e dai ricettari in mio possesso), per lo più tutte simili (e vabbè, poi si scopre come al solito che la fonte è unica e hanno tutti copiato! E la fonte, credetemi, sono certa sia la ricetta dei Tetù di Alba Allotta, a pag. 352 del volume La cucina siciliana, Newton & Compton, 2003, Roma), deducendone alcuni assunti fondamentali e alla fine, grembiule al collo, mi sono messa ad impastare ... anche perchè domani, per impegno assunto in precedenza, dovrò comunque portarne un pacchetto alla mia dolce e golosa istruttrice di Ginnastica Posturale! Beata lei che delle calorie può sempre fregarsene!
E comunque, per concludere, i Tetù senza glutine siffatti a me stanno piacendo molto più di quelli comprati, ma si sa che la pasticceria fatta in casa ha sempre un buon sapore! 


Cosa significa Tetù e perchè spesso si sente nominare assieme a Teio? Tetù molto semplicemente sta per "tienine uno tu" e giustamente all'ospite si offre quello più elaborato, quindi quello scuro, al cacao (inserito nella glassa oppure anche nell'impasto, come ho fatto io per differenziare i sapori) e poi per scherzo se ne offre uno a sé stessi, magari il più economico, quello bianco, esclamando giocosamente "Teio"! E così via, immaginate di poterne mangiare tanti come vuole la nostra tradizione!
P.S. A me piacciono di più quelli bianchi!
Ah! dimenticavo, per dovere di cronaca, di aggiungere anche gli altri prodotti che, assieme ai Tetù, facevano parte del noto "cannistru", il cestino dei morti, composto anche dalla frutta Martorana a base di farina di mandorle e zucchero, da almeno una Pupaccena o pupi ri zuccaru, con i personaggi della Chanson de Roland, dalle Ossa ri Muorto, biscotti bianchi durissimi a base di zucchero acqua e farina, e poi ancora frutta secca di ogni tipo, Semenza (semi di zucca salati) e Calia (ceci secchi), il famoso Scacciu, e poi fave tostate, Cruzziteddi (castagne secche) e tanto altro ancora, per la felicità di adulti e piccini! 

INGREDIENTI per circa 45 Tetù e Teio senza glutine

500 g miscela di farine naturali per dolci senza glutine* (333 g farina di riso + 111 g fecola di patate + 56 g amido di mais + 5 g xantano)
150 g farina di mandorle (o mandorle pelate, da ridurre in polvere)
150 g zucchero
140 g marmellate e/o creme a piacere (anche miste a canditi, il tutto frullato assieme. Io ho messo 50 g di zucca candita, 40 g marmellata di pere, 30 g marmellata di arance e circa 20 g di pasta di mandarino, sostituibile con mandarini canditi)
120 g strutto
50 g burro
1 uovo medio
circa 50-55 g di latte (in base all'assorbimento dell'impasto, alla grandezza dell'uovo, ecc)
9 g ammoniaca per dolci
1 pizzico di sale
aromi: 1 bustina di vanillina + cannella in polvere, abbondante + la scorza grattugiata di 1 limone bio

per quelli al cacao:
25 g di cacao amaro + 30 g crema di nocciole (ingredienti da aggiungere solo in metà impasto)

per la glassa bianca, dei Teio:
1 albume + 125 g di zucchero a velo vanigliato
per quella nera, dei Tetù:
1 albume + 110 g di zucchero a velo vanigliato + 15 g cacao amaro in polvere q.b. ed eventualmente un goccio di acqua se dovesse essere troppo densa 

PROCEDIMENTO

venerdì 22 ottobre 2021

ricetta Pagnotta Caputo senza glutine

Spesso mi chiedete ricette mono miscela, non sapendo comunque che nel Blog già ne trovate tantissime, però in effetti di altre marche! Infatti con la miscela Caputo senza glutine non avevo mai neanche tentato di farci il pane, non da sola, sempre assieme ad altri mix. Oggi l'ho provata e mi sono ricreduta, la mollica è molto soffice ed ha un vantaggio, la crosta resta asciutta e croccante per giorni. A qualcuno piace moltissimo questa miscela, a qualcuno un po' meno per via dell'odore forte che mantiene anche dopo la cottura, anche se a dire il vero col taglio di farine naturali si smorza moltissimo, ed il risultato è davvero gradevole. Io so solo che questa bella Pagnotta Caputo senza glutine mi è durata per ben tre giorni e sempre morbida. Il segreto (di pulcinella) è non far passare la lievitazione, quindi dovrete cuocerla "giovane". La mollica resterà più compatta se la prima lievitazione è stata fatta come indicato, cosa che vi consentirà di farla conservare meglio e più a lungo. Nel caso vi dovesse scappare un tantino oltre la prima lievitazione avrete degli alveoli più aperti e forse una maggiore secchezza nei giorni a venire. Ma non è neanche detto. 

L'importante (non mi stancherò mai di ripeterlo) è non sbagliare l'appretto (ultima lievitazione, in forma): se il pane ha lievitato troppo durante la puntata (prima lievitazione, in massa), l'appretto sarà più veloce e ... viceversa. Capirete che avete fatto un buon lavoro se, durante la cottura, la pagnotta gonfierà tantissimo. Nel caso opposto saprete che la prossima volta dovrete aggiustare il tiro alla lievitazione, semplice! Ed ora a noi! Impastiamo la Pagnotta Caputo senza glutine, una ricetta veloce che nasce proprio per insegnarvi il metodo. Poi, volendo potrete ridurre il lievito a vostro piacimento.

INGREDIENTI per una grossa pagnotta

385 g Fioreglut Caputo
40 g farine naturali (io: quinoa, teff, lenticchie rosse e riso venere integrale)
340 g acqua
12 g di lievito di birra fresco 
1 cucchiaino colmo di sale (circa 8-10 g)
3 cucchiai olio EVO

PROCEDIMENTO (con Video tutorials)

mercoledì 20 ottobre 2021

ricetta Delizie di Albumi al Limone senza glutine

Queste piccole Delizie di Albumi al Limone senza glutine hanno come spesso accade nella mia cucina una genesi fortuita, casuale, non programmata, del tutto imprevista! Avevo degli albumi da utilizzare e nessuna voglia di fare cose difficili! Avevo anche della crema rimasta e così senza pensarci troppo né tantomeno avere le idee chiare su cosa ottenere ho iniziato a montare gli albumi... mettendo assieme due mie ricette, quella dei Savoiardi e quella del Rotolo di Albumi, entrambe con farine naturali. Poi, una volta montati gli albumi assieme allo zucchero e calcolata la farina necessaria (pura fortuna!) mi sono chiesta... "e ora che forma gli do a questi nonsocosavienfuori?" Inserito l'impasto nella Sac a Poche non avevo molte alternative, non al mio carico quanto meno (io che sono una dal dolce facile, cosa potevo immaginarmi se non una sorta di bignè? Basso però, perchè altrimenti non cuoce bene dentro). Non sono molto originale lo so bene!!! Allora ho formato delle mezze sfere e le ho spolverate di zucchero a velo... Tac, nel forno incrociando le dita! Una volta cotte e assaggiate è stato facile decidere di accoppiarle con la crema nel mezzo. Erano davvero carine, me ne sono innamorata subito, ma non appena le ho assaggiate sono andata in estasi! E non solo io, c'era mio marito che sbavava per l'assaggio mentre io facevo le fotografie di rito, obbligatorie per una food blogger! Sono morbidissime, aromatiche, leggerissime, delicate! Quando avete qualche albume di troppo, provate queste Delizie di Albumi al Limone senza glutine, non ve ne pentirete! 



INGREDIENTI per circa 15 Delizie di Albumi al Limone (30 biscottini morbidi)

140 g albumi (+ 1 pizzico di cremor tartaro o 2 gocce di limone)
100 g farina (66 g farina di riso finissima + 23 g fecola di patate + 11 g amido di mais)
75 g zucchero
2 g lievito per dolci
1/2 bustina di vanillina o i semi di 1/2 bacca di vaniglia
la scorza grattugiata di un limone biologico

+ zucchero a velo per lo spolvero pre cottura

PER LA CREMA

Potete farcirli con qualsiasi crema di vostro gradimento, io ho utilizzato questa:

230 g latte intero (o p.s.)
50 g panna (per dolci o normale panna da cucina)
75 g zucchero
2 tuorli
20 g amido di mais
1/2 bustina di vanillina o i semi di 1/2 bacca di vaniglia
la scorza grattugiata di 1 limone biologico

PROCEDIMENTO 

martedì 19 ottobre 2021

ricetta Montanare, Bombe e Graffe senza glutine

Con questa ricetta, pochi giorni addietro, assieme all'Associazione AIC sede Campania (che ringrazio di cuore per avermi dato questa possibilità) abbiamo presentato un divertente corso di cucina online consentendo ad alcuni di voi di poter entrare virtualmente nella mia cucina e preparare assieme delle deliziose Montanare, Bombe e Graffe senza glutine. Un unico impasto, neutro e delicato, sofficissimo e molto idratato, col quale potrete realizzare tutto questo (e di più!). Ricetta veloce e pratica, facile e soprattutto, chicca non da poco, fatta con una sola miscela per pane senza glutine che si trova ovunque: la MixB Schaer. Montanare, Bombe e Graffe senza glutine così soffici non ne avete mai mangiate, ve lo garantisco! Un unico trucco: non farle lievitare troppo, ma con le mie istruzioni sono certa che sarete tutti in grado di preparare queste belle Montanare senza glutine in quattro e quattrotto! Bombe e Graffe completeranno la vostra festicciola, perchè questo impasto è perfetto per organizzare un bel Buffet senza glutine per bambini (ma anche non!). Andiamo al sodo e mani in pasta!




INGREDIENTI per 4 porzioni (circa 8 pizzette + 4 Bomboloni + 4 Graffe) 

500 g MixB Schaer (o Emrafood)
480 g acqua
3 g lievito di birra fresco*
100 g esubero di lievito madre di riso (oppure altri 2 g di lievito di birra fresco, quindi in tutto 5 g, in tal caso ridurre l’acqua di 20 g, quindi in tutto 460 g)*
1 cucchiaino colmo di zucchero o miele d'acacia
1 cucchiaino e mezzo sale (circa 8-10 g)
80 g succo di arancia oppure 100 g yogurt bianco (se si usa Emrafood portare a 120 g il succo di arancia oppure a 150 g lo yogurt)
3 cucchiai olio di semi di girasole o riso (+ quello per manipolare l’impasto)

*il lievito di birra si può raddoppiare, dimezzando in tal modo i tempi di lievitazione. 
Con la dose minima i tempi di lievitazione complessivi sono di circa 4 ore e mezza, cinque ore.
Con la dose doppia di lievito i tempi si riducono a circa 2 ore e mezza, ma ovviamente il tutto dipenderà sempre e principalmente dalla temperatura.

Se si opta per la dose doppia di lievito, per la formatura scegliere l’opzione 1 (si veda dopo).


INGREDIENTI PER CREMA PASTICCERA ALLA PANNA (per circa 4 Bombe)

460 g latte intero
100 g panna (una qualsiasi panna da cucina)
150 g zucchero
3-4 tuorli
40 g amido di mais
Vaniglia (i semi di una bacca o 1 bustina di vanillina)
scorza di limone grattugiata (facoltativo)

ALTRI INGREDIENTI

1 l olio di semi per frittura
Zucchero semolato per copertura dolci
Salsa di pomodoro e parmigiano grattugiato per le montanare

ATTREZZATURE NECESSARIE

Impastatrice planetaria o normale, o se non in possesso, una grande insalatiera dove impastare a mano, spatole in silicone, cucchiai, forchette, frusta a mano
Carta da forno, pellicola, batticarne o altro oggetto a fondo piatto del diametro di 8 cm (bicchiere, tazza, ecc), pentolino e/o (per friggere, per le Bombe ci vuole un pentolino profondo), pentolino e frusta per crema pasticcera, sac a poche con beccuccio non troppo largo


PROCEDIMENTO

ricetta Zucca all'agrodolce "U ficatu ri setti cannola"

U ficatu ri setti cannola … ovvero, Zucca all'agrodolce!
c’è chi dice che fossero i sette "cannoli" le sette bocche della fontana del Garraffello alla Vucciria (antichissimo Mercato popolare di Palermo, nei pressi della vecchia Piazza Borsa), dove anticamente (e ancora oggi, ma non in questo luogo che purtroppo ha perso del tutto la sua vera natura popolare... cercatelo al Capo o a Ballaró) la versione povera del Fegato all’agrodolce (un piatto sontuoso della cucina palermitana ed inaccessibile ai più, in tempi in cui la carne era appannaggio delle mense nobiliari) era esposta nelle bancarelle dei mercatari…
C’è chi sostiene invece che il termine si riferisse al vecchio quartiere poverissimo dei Settecannoli, e che questo delizioso piatto a base di Zucca all'agrodolce fosse stato chiamato così per ironizzare sulla sua origine poverissima …


Sta di fatto che per gustare "U ficatu ri setti cannola" basta:

friggere la zucca (tagliata a fettine spesse circa 1 cm) in abbondante olio EVO, dove avrete prima rosolato due spicchi di aglio (da togliere prima di friggere la zucca). Non fatela cuocere troppo che poi si rompe, quindi fiamma alta e giratela appena prende colore. Salate man mano che la prelevate, sistemandola in una pirofilina. Poi nell’olio avanzato, a fiamma momentaneamente spenta, rimettete l’aglio assieme a due cucchiai di zucchero e quattro cucchiai di aceto, accendete a fiamma bassa e fate sciogliere ed evaporare. Quindi versate sulla zucca, condite con menta fresca e lasciate riposare per qualche ora.
Fredda è ancora più buona …

Io la gusterò stasera a cena!

Vi presento i miei libri di cucina, disponibili solo su Amazon (link in foto): 

   


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Baci, Bimba Pimba

lunedì 11 ottobre 2021

ricetta Crema Pasticcera alla panna senza glutine

Crema Pasticcera leggera alla panna senza glutine

Perfetta per farciture e dessert in coppa, vellutata, leggera, si scioglie in bocca!


INGREDIENTI per circa 800 g di Crema Pasticcera alla panna senza glutine

460 g latte intero (o p.s.)
100 g panna
150 g zucchero
3 tuorli
40 g amido di mais (45 g per farciture)
Vaniglia (i semi di una bacca o 1 bustina di vanillina) + la scorza grattugiata di uno o due limoni bio se desiderate un aroma più deciso (aggiungerli al latte)

PROCEDIMENTO 

giovedì 7 ottobre 2021

ricetta Biscotti senza glutine da inzuppo bio SpigaBuona

Sono al mio primo utilizzo del Mix per Dolci senza glutine SpigaBuona, biologico e semi integrale, a base di sole farine naturali biologiche senza glutine, amidi e poco guar, ed ho realizzato questi ottimi biscotti senza glutine da inzuppo (assorbono meglio in liquidi caldi), che stanno piacendo moltissimo anche a mio marito. Io li trovo un po' secchi, da mangiare da soli, ma immersi nel latte o nel caffè sono deliziosi. Poi passeremo ad una torta morbida (la mia prossima ricetta), ne ho tanta voglia ed il clima autunnale mi invita! Prima però devo terminare i miei bei Biscotti da inzuppo!!! 
Trovo questo Mix per Dolci SpigaBuona un ottimo prodotto proprio perchè somiglia del tutto alla mia miscela preferita, quella auto-prodotta a base di farine naturali, che trovate QUA, e che vi suggerirò anche nel caso non doveste trovare questa miscela (al momento poco diffusa in ambito nazionale, ma penso che pian piano arriverà ovunque!). 
Intanto se avete voglia di un buon biscotto senza glutine da inzuppo provate questa ricetta, è semplicissima e proprio buona. E' tratta dal libro di ricette siciliane di Alba Allotta, modificata in base alle esigenze della nostre farine. 


Se volete altre ricette di Biscotti cliccate QUA!



Ingredienti secchi:

500 g Mix dolci SpigaBuona *
150 g zucchero
1 pizzico di sale
1 bustina lievito per dolci senza glutine
1 bustina di vanillina
Cannella in polvere a piacere

Ingredienti umidi:

120 g burro morbido
1 fialetta da 2 ml di Aroma fiori d’Arancio
2 uova medie
70 g latte (cambiando miscela la quantità di latte può variare)

+ poco latte e uovo per spennellare

*nel caso non lo possedeste, potete sostituirlo con il mix per dolci a base di farine naturali (tratto da Bette Hagmann): 333 g farina di riso finissima +  111 g fecola di patate + 56 g amido di mais  + 8 g farina di semi di guar o (se preferite, 5 g di xantano, ma col guar vengono più asciutti quindi più adatti all'inzuppo) 

PROCEDIMENTO

lunedì 4 ottobre 2021

ricetta Focaccia "autunnale" senza glutine biologica Spiga Buona

Finalmente è ritornato un clima accettabile, le temperature di questa estate infernale si sono abbassate notevolmente e a me è tornata la voglia di sperimentare in cucina. Avevo la miscela semi integrale bio per pizza Spiga Buona da tempo (generoso omaggio della Ditta, che ringrazio vivamente) e ieri ho preparato questa buonissima focaccia "autunnale" senza glutine biologica! 
Spiga Buona è la linea glutenfree dell'Antico Molino Rosso, che ha realizzato diverse soluzioni adatte a chi decide di utilizzare miscele prive o quasi del tutto prive di additivi: di fatto in questa miscela è presente solo il Guar. Pertanto se per motivi personali non potete assumere altri addensanti questa miscela potrebbe essere un'ottima soluzione, perchè ricca di farine naturali e perchè tutti i suoi ingredienti fra l'altro sono biologici. Non aspettatevi la stessa resa di un Mix più performante, è ovvio, ma anche senza un'alveolatura super questa focaccia "autunnale" senza glutine si è mantenuta morbidissima per tutto il giorno ed il suo sapore è ottimo. Se poi la condite come ho fatto io, accostando i prodotti stagionali come l'uva e le noci al prosciutto crudo spagnolo, adagiandole su una strato cremoso di gorgonzola dolce e imperlando il tutto con qualche goccia di miele amaro di corbezzolo, beh... resterete incantati!
La Ditta suggerisce una minore idratazione ed una diversissima lavorazione della miscela. Io oggi ho voluto mettere alla prova il mix utilizzandolo esattamente come uso gli altri, quindi idratazione elevatissima e impasto con planetaria. Ero scoraggiata, lo ammetto, a lievitazione ultimata, per la consistenza impossibile dell'impasto lievitato, simile più che altro ad una pastella. Ma non mi sono persa d'animo e ho fatto bene, perchè alla fine il risultato di questa Focaccia "autunnale" senza glutine biologica mi è piaciuto davvero tanto. La prossima volta proverò la ricetta della confezione per vedere le differenze e vi aggiornerò.
Se cerchi ricette di FOCACCE SENZA GLUTINE ne trovi tantissime altre in questo link QUA!





INGREDIENTI per 4 porzioni

500 g Miscela semi integrale bio per pizza senza glutine Spiga Buona
470 g acqua
30 g latte (o altra acqua)
2 g lievito di birra fresco
1 cucchiaino di miele di acacia
1 cucchiaino di sale
2-3 cucchiai di olio EVO 

(nel caso voleste avere una focaccia 100% bio, usate anche tutti gli altri ingredienti biologici)

CONDIMENTO DELLE FOTO

Gorgonzola dolce, Noci, Prosciutto crudo Jamon Serrano, Uva e Miele amaro di Corbezzolo

PROCEDIMENTO

mercoledì 29 settembre 2021

ricetta Panna Cotta all'Uva Fragola

Fine Settembre, l'autunno è giovane ed è tempo di vendemmia e quindi anche di Uva Fragola  (anche se a dire il vero qua a Palermo non si trovano facilmente né l'Uva Fragola e neanche l'autunno!!! è sempre estate anche se oggi è il 29 Settembre)... 
... è dunque tempo anche per un dessert vellutato e inebriante come la Panna Cotta all'Uva Fragola (sostituibile, se non la trovate, con dei mirtilli neri o altri frutti di bosco)!
Semplicissimo e veloce da realizzare, la Panna cotta all'Uva Fragola è un felice contrasto tra due sapori, colori e profumi diversi ma complementari. Ve lo consiglio vivamente! Ed è naturalmente senza glutine ;) 



Ingredienti per 4-6 porzioni di Panna Cotta all'uva Fragola

500 ml panna fresca 
100 g zucchero semolato
5 g di gelatina alimentare in fogli (senza glutine, per i celiaci)
vaniglia (1/2 bacca o 1 bustina di vanillina)
150-200 g circa di uva fragola + 2-3 cucchiai circa di zucchero + 2-3 cucchiai di acqua (per lo sciroppo di uva Fragola)

Attrezzi necessari

Stampi in acciaio antiaderenti da Creme Caramel o simili, oppure di vetro temperato o che comunque sopporti le alte temperature e non si spacchi con gli sbalzi termici.

Procedimento

mercoledì 22 settembre 2021

consigli pratici, la PIETRA REFRATTARIA

La volta scorsa, nella prima puntata della rubrica CONSIGLI PRATICI, vi ho parlato della Precottura della pizza, un tema fondamentale che dovreste conoscere per risolvere moltissimi dei problemi che nascono nei forni casalinghi, dove la temperatura non è mai quella ideale per la cottura della pizza. Se vi interessa, cliccate QUA per dargli una rapida lettura e salvare il link, se vi piace.

Oggi invece affronteremo un argomento ancora più spinoso e decisamente collegato al primo di cui sopra, la PIETRA REFRATTARIA, tanto bistrattata dai più e soprattutto dai neofiti della panificazione casalinga! Ma vi avviso che se siete fra questi sappiate che, prima o poi, anche voi cederete alla tentazione di comprarne una e a quel punto vi chiederete "qual'è la migliore?"

Ma, prima di analizzare questo punto, cerchiamo di capire innanzitutto perchè è così importante la pietra refrattaria e quindi, ancora prima di questo, cos'è questa famosa Pietra di cui tutti parlano soprattutto nei social?

COS'E' LA PIETRA REFRATTARIA

La pietra refrattaria altro non è che una lastra di un materiale che resiste a temperature elevatissime senza alterare significativamente la sua natura, trattiene a lungo il calore accumulato cedendolo molto lentamente ed in maniera uniforme e costante. Esistono molte varietà di materiale refrattario ma noi ci limiteremo a confrontare quello utilizzato per la cottura in forno per scoprirne i suoi vantaggi.

QUALI SONO I MATERIALI PIU' COMUNI PER LA PIETRA REFRATTARIA 

In commercio si trovano pietre refrattarie da forno di diversi materiali e i più comuni sono: terracotta (argille refrattarie cotte ad elevatissime temperature), cordierite (pietra naturale composta da alluminio, ferro e magnesio) e ardesia. Attenzione a non scambiare la pietra refrattaria con la pietra ollare (nota come pietra verde): quest'ultima infatti è ideale per cotture di carni, pesce, verdure e cibi anche contenenti grassi poichè non li assorbe quasi completamente quindi non brucia. La pietra refrattaria invece, in quanto materiale molto poroso, assorbe sia l'acqua che l'olio al suo interno e pertanto li brucia immediatamente, sprigionando (nel caso dei grassi) fumi nocivi (evitate di respirarli se dovesse succedere, ma non preoccupatevi troppo, aprite porte e finestre e fate cambiare aria) e macchiandosi indelebilmente. 

PULIZIA DELLA PIETRA REFRATTARIA 

consigli pratici, la PRECOTTURA DELLA PIZZA

Con questo articolo apriamo una nuova rubrica per parlare di quegli aspetti spesso sottovalutati, ma che fanno la differenza! I consigli pratici, i segreti a volte di pulcinella, quelle cose che sanno tutti ma che poi al momento del bisogno, se avete necessità di un chiarimento, non trovate da nessuna parte, riassunti e schematizzati per argomento... io ci provo, mettendo nero su bianco e rispondendo alle principali domande che ricevo sempre sul blog e nei social... iniziamo quindi con qualcosa di veramente pratico, un salvavita che potrete sfruttare sempre, soprattutto quando avrete molti ospiti! La Precottura della Pizza!


Parliamo di Precottura della pizza?
Queste sono due basi pizza (ricetta Pizza 3g) precotte (in base alla miscela usata cambia idratazione e anche tempo di cottura) quasi in bianco. “Quasi”, perché ho aggiunto qualche schizzo di pomodoro alla solita emulsione di acqua e olio EVO che faccio per quelle totalmente in bianco. Il pomodoro cosi schizzato le rende più rustiche, soprattutto dopo, con la gratinatura finale.


La precottura è ideale perché le fa sviluppare meglio in volume e leggerezza, in bianco è ancora meglio perché comunque il pomodoro ostacola la crescita dell’impasto mantenendolo più schiacciato al centro. Ma si può mettere, ovviamente, se le preferite rosse, io lo faccio spesso (soprattutto per quella di mio marito che non vuole formaggio quindi deve essere più morbida): ma ne metto poco, un velo, e poi aggiungo il resto degli ingredienti ma a precottura terminata, prima della mozzarella e/o di altri condimenti. Poi le passo sotto il grill incandescente e le faccio gratinare.



Queste basi precotte (sia in bianco che rosse) si possono congelare cosi come sono: appena raffreddano le inserite in buste per alimenti, sigillate e mettete subito in freezer.
Al momento del consumo,

martedì 21 settembre 2021

ricetta Crostini fritti al latte senza glutine

Tutto nasce, spesso, dal caos! E se i miei Crostini fritti al latte senza glutine non sono delle stelle, confermano però che le cose più imprevedibili e belle arrivano così, all'improvviso! Io infatti volevo fare delle fette biscottate! Ma la ricetta ancora non è perfetta e delle tre prove andate in fumo che dovevo farne? 

E fu così che le fette imperfette mi hanno suggerito "facci diventare dei crostini fritti senza glutine!!! Tuo marito non ne mangia da una vita!!!"

Vero è, e per due motivi: 

1) I Crostini fritti senza glutine al ristorante non li fa nessuno! 

2) Anche quando non sapeva nulla della sua Celiachia, mio marito odiava il formaggio e i Crostini fritti senza glutine e persino senza formaggio vi assicuro che nessun ristorante al mondo li ha mai nemmeno immaginati! 

"Ci vuoi tu e il tuo Pancarrè sbagliato!" 

Così ne ho tagliato 4 fette, le ho spalmate della crema densa per Crocchette di Latte ... insomma, di fatto dovrete leggere QUA dove troverete anche la ricetta delle Crocchette di Latte senza glutine e con la stessa farcitura prenderete due piccioni con una fava per un antipasto caldo povero, semplice e da favola!



Vi presento i miei libri di cucina:

   


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lunedì 20 settembre 2021

ricetta Crostata Frangipane al Saraceno e Uva fragola (senza glutine e vegana)

Ricetta tratta e sglutinata dal libro di Luca Montersino, Le dolci tentazioni.

Ottima e delicata, questa Crostata Frangipane al Saraceno e Uva fragola piacerà sicuramente a chi ama gli accostamenti poco tradizionali ed i sapori semplici ma intensi degli ingredienti naturali. Deciso e verace il grano saraceno, delicata e aromatica la mandorla, dolce e avvolgente la frutta fresca di stagione nel suo doppio strato, cremoso e segreto, succoso e inebriante!
La ricetta di questa Crostata Frangipane al Saraceno e Uva fragola è la mia variante senza glutine (vegana lo era di già)  della Crostata di Grano duro integrale e Mirtilli del maestro Montersino. Nei suoi volumi spesso molte ricette nascono già senza glutine, accortezza che non tutti dimostrano di avere, ed è un peccato perché come Montersino dimostra la pasticceria senza glutine non è una seconda scelta, una variante di serie B, ma una pasticceria di alta classe e merita le dovute attenzioni.
Tornando al dolce di oggi, l’originale non poteva essere senza glutine perchè protagonista era la farina di grano duro integrale, ma questo impedimento per me si è trasformato in una opportunità! Ho subito pensato alla farina di grano saraceno che si presta perfettamente alle frolle, è rustica e ha un sapore deciso! Per definire il dolce sono state quindi necessarie alcune modifiche per la frolla e piccoli adattamenti alla frutta di stagione, per il resto è tutto così come il Maestro l'ha inventata e non poteva che venir fuori un dolce a mio avviso delizioso e originale. Spero vi piaccia come sta piacendo anche a noi!
Conservate la Crostata Frangipane al Saraceno e Uva fragola in frigorifero, anche fredda è buonissima. La frutta sopra però mettetela all'ultimo momento, prima di servirla ;)



INGREDIENTI per 8-10 porzioni
(Stampo tortiera da 20 cm preferibilmente con fondo estraibile, altezza sponde cm 6-7)

Pasta frolla

150 g farina di grano saraceno (chiara)
50 g fecola di patate
25 g amido di mais
25 g farina di mandorle
4 g xantano
5 g lievito per dolci
110 g zucchero (ci andrebbe quello di canna, ma io ho usato quello normale)
30 g olio EVO
30 g olio di riso o di mandorle
Buccia grattugiata di 1 limone
Cannella in polvere q.b.
50 g acqua
50 g panna di soia (o normale panna da cucina, ma non è più vegana)

Crema Frangipane

140 g zucchero (anche di canna se preferite)
140 g farina di mandorle
130 g farina di grano saraceno (chiara)
10 g lievito per dolci
75 g olio EVO
75 g olio di riso
300 g panna di soia

Per guarnizione e definizione:

Due tre cucchiai di marmellata di mirtillo nero
2 pesche o 2 mele (200 g già sbucciate e tagliate a fettine)
Fiocchi di grano saraceno (non necessari se si usano le mele) circa due o tre cucchiai
Uva fragolina (o mirtilli neri freschi, nella versione originale)
Mandorle pelate
Zucchero a velo

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PROCEDIMENTO IN 4 MOSSE

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