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mercoledì 31 marzo 2021

ricetta Pasta fresca senza glutine per Pasta Maker

La pasta fresca senza glutine è forse anche più buona di quella con glutine! Mi credete? Dovreste! Perchè mai rinunciare ad uno dei piaceri della tavola migliori del mondo, soprattutto se esistono anche le macchinette casalinghe per la produzione di ogni formato di pasta fresca senza glutine o con! Ho scoperto da poco la Pasta Maker della Philips, non so se le altre macchine o il semplice torchio da applicare alle planetarie funzionino meglio. Mi piacerebbe provarli tutti e chissà se prima o poi non aprirò un laboratorio di Pasta fresca senza glutine. Mio marito farebbe i salti di gioia!!! 

Io però al momento sto bene così, e penso sia il caso di dedicare il mio tempo alla sperimentazione delle varie miscele e delle altrettanto numerose trafile. La cosa difficile infatti, per le nostre farine senza glutine, è indovinare la giusta consistenza, e la macchina non ci aiuta a farlo perchè è progettata per la farina di frumento. Dobbiamo provare e cambiare idratazione anche in base alla trafila utilizzata. Rispetto ai normali impasti per pasta fresca senza glutine, che vanno ben idratati e con cui puoi giocare aggiungendo acqua o farina al bisogno, nella macchinetta non devi sbagliare! Perchè poi recuperare un impasto troppo morbido è cosa quasi impossibile o comunque non tanto piacevole, ve lo garantisco. 

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Se posso essere sincera, dopo i primi tentativi avevo voglia di relegare la macchina nello scantinato. Ma la spesa appena sostenuta per acquistarla mi ha frenato ... e per fortuna mia! Perchè ora che ho trovato la giusta combinazione per la mia miscela preferita, quella a base di farine naturali, preparo pasta fresca quasi ogni giorno e la schiena, prima dolorante per il tempo necessario a farla a mano, ora mi ringrazia per la caparbietà dimostrata! Aggiornerò via via il post con le nuove sperimentazioni, intanto per chi ne avesse bisogno ecco le mie prime riflessioni e consigli sull'utilizzo della Pasta Maker Philips per fare la Pasta fresca senza glutine senza uova o con uova, per tutti i gusti. 

Ovviamente, manco a dirlo, tengono perfettamente la cottura, non si rompono (nemmeno un pezzo!), non si spezzano e sono elastiche, altrimenti non avrei pubblicato le ricette (perchè quelle che si rompevano le ho cestinate tutte). Cuociono in base allo spessore e alla  miscela utilizzata (se la miscela contiene amidi ha un tempo di cottura notevolmente ridotto rispetto ad una miscela di sole farine)... dovrete assaggiarle spesso, la prima volta, e scolarle ancora al dente. La pasta senza glutine se troppo cotta perde elasticità. Vi ricordo che al cambiare di attrezzature per impastare cambia l'idratazione per cui non è possibile traslare automaticamente queste proporzioni se utilizzate altre macchine o altri torchi. 

spaghetti alla chitarra con farine naturali e senza uova

ALCUNE PRIME NOTE

- Ogni farina e anche ogni marca della stessa farina assorbe i liquidi in modo differente, per cui bisogna sempre testare l'idratazione ideale facendo un tentativo di estrusione e nel caso fosse troppo secca aggiungere acqua ma, cosa più frequente, se dovesse uscire sfrangiata basta continuare ad estrudere rigettando di seguito la pasta rovinata nel cestello, così facendo alla fine esce benissimo. I miei impasti sono molto idratati: ho notato che sono più elastici e resistenti. Ciò non toglie che esistono mille e mille altre varianti e una volta imparato il metodo si possa sperimentare di continuo.

- l'idratazione delle mie ricette è sperimentata per le trafile che troverete indicate, cambiando trafila non è garantito lo stesso risultato. Spesso la pasta esce molto veloce, perchè molto idratata, e poichè dai fori laterali esce sempre più lentamente, per averle tutte della stessa lunghezza quando si taglia si lasciano cadere le più corte e si raccolgono solo quelle centrali, più lunghe. Quelle corte si rimettono subito nel cestello per l'estrusione assieme al resto dell'impasto.

- non schiacciate la pasta fresca quand'è cruda, si spezzerebbe. Non sembra elastica da cruda, infatti, soprattutto quella con farine naturali (poichè contiene solo xantano ed inoltre è quasi secca, vista la poca acqua che richiede questa macchina). Stiate certi che in cottura diventerà elastica e non si spezzerà. Voi toccatela e spostatela con molta delicatezza;

- non maltrattate la pasta fresca durante la cottura e la mantecatura, giratela sempre con delicatezza;

- assaggiate sempre durante la cottura per stabilire quand'è pronta, ogni miscela e ogni trafila e relativo spessore influiscono notevolmente sui tempi di cottura, si passa di due minuti scarsi ai 7-8 minuti, la differenza è notevole;

- conservatela coperta, in frigorifero, durerà almeno 24-48 ore;

- nel prenderla per gettarla in acqua bollente siate delicati, perchè come dicevo prima da cruda si può spezzare. Io la prelevo a grosse manciate, talvolta con una spatola in acciaio e comunque con il palmo aperto, la spingo ma non la stringo mai.

le TRAFILE

Quelle in dotazione in genere sono in POM (poliossimetilene, resina acetalica di colore bianco). Lo spessore di alcuni formati a mio avviso è esagerato (tagliatelle, pappardelle) mentre per le lasagne a me hanno allegato la trafila 0.8 che invece è troppo sottile ma se riuscite a trafilare il risultato ripaga. Esistono comunque centinaia di trafile sia in POM sia in bronzo, che potrete acquistare successivamente, una volta in confidenza con l'attrezzo. Anche io sto aspettando, prima di inoltrarmi ad esplorare queste meraviglie. Ricordatevi però che se comprate trafile diverse da quelle in dotazione molto probabilmente ci vorrà anche l'adattatore per poterle utilizzare. 

I GRUPPI FACEBOOK

Vi consiglio l'iscrizione ad alcuni gruppi dedicati alla Pasta Maker e alle trafile, scoprirete un mondo e potrete trovare molti suggerimenti validi! Io faccio parte di Philips Pasta Maker Glutenfree Italy (lo trovate QUA), ma anche di Philips Pasta Maker Italia (QUA) e per le trafile Pasta & Impasti ... by Capo12 (QUA)

COME IMPASTO

L'impasto deve presentarsi in consistenza di sabbia bagnata (come un couscous o formaggio grattugiato). Nel caso dovesse compattarsi in un solo blocco (quindi se per un errore qualsiasi avrete messo troppa acqua) vi consiglio di aggiungere altra miscela e sgranarlo bene, fuori dalla macchina, sino ad ottenere la corretta consistenza. Poi riprovare ad estrudere, previo uno o più impasti di verifica. 

Se provate ad estrudere un impasto troppo umido si arriccerà (in questo caso io estrudo tutto, spezzetto molto bene in piccoli frammenti, poi spolvero con poca farina di riso per asciugare l'acqua eccessiva e rigetto tutto nella macchina, per estrudere nuovamente senza più impastare. 

Se al contrario metterete poca acqua la pasta verrà fuori frammentata o frastagliata, si spezzerà facilmente e screpolerà un po' ovunque (stessa cosa se metterete meno xantano di quello necessario, nel caso stiate impastando con naturali). In questo caso potete recuperare tutti i frammenti di pasta estrusa, spezzettarli, vaporizzarli con poca acqua per farli inumidire in modo omogeneo, e reinserirli nella macchina per farli estrudere, oppure provare ad impastare di nuovo aggiungendo cinque grammi di acqua alla volta, sino a raggiungere la corretta idratazione che varia, come dicevo, al variare della miscela utilizzata.
Io faccio sempre due o tre impasti consecutivi, soprattutto con i mix di naturali. Le nostre miscele infatti sono composte da molti ingredienti e necessitano di un po' di tempo in più della farina normale per amalgamarsi e strutturarsi bene. 

COTTURA

Ogni trafila e ogni spessore comporta tempi di cottura diversi, influenzati anche dalla farina usata, dalla quantità di addensante e dall'idratazione della miscela. In linea di massima le mie miscele cuociono pochissimo, anche 1 minuto massimo 2, tranne alcune eccezioni. Assaggiare sempre è buona norma, così come non distrarsi e scolare al dente la pasta, piuttosto che troppo cotta, onde evitare che si rompa a pezzi. 

Vi esorto a guardare questo mio Video su Facebook, dove seguo un impasto per intero, serve per capire come faccio e cosa intendo quando si parla di più impasti, di sgranare i grumi grossi ecc ecc. 


la consistenza dell'impasto, durante la lavorazione... sembra formaggio grattugiato umido

MISCELE CON FARINE NATURALI 

martedì 23 marzo 2021

ricetta Pagnotta senza glutine alle Patate viola e Riso venere "Patata di Venere"

Vorrei chiamare questa bella Pagnotta senza glutine alle Patate viola e riso Venere integrale "Patata di Venere". Perchè mi piace scherzare e dare un nome divertente a ciò che creo, anche smaliziato, e per la tenerezza che mi ispira questa bella Pagnotta senza glutine alle Patate viola la vorrei dedicare alla mia gattina più piccola, Baguette, una micetta quasi nera che con la sua presenza giocosa e vivace ha rallegrato la mia cucina (dovreste vederla gironzolarmi attorno, curiosa e sfuggente, ogni volta che metto le mani in pasta!) e le mie giornate dal primo momento in cui l'ho trovata, piccola e spaventata dentro il vano motore della mia vecchia automobile. Ah, queste benedette patate viola!!! Le ho cercate in lungo e in largo e finalmente, dopo anni, eccole apparire nei banconi dell'ortofrutta di un nuovissimo Ipermercato palermitano! Presa dall'entusiasmo ne ho comprati tre pacchi, pagandole a peso d'oro a mio avviso ma poi, per un motivo e per un altro non le ho potute utilizzare. Così le ho lasciate invecchiare e poi, quando le ho sbucciate, ci sono rimasta un po' male perchè più che viola anche da crude queste patate erano decisamente lilla, con qualche rara sfumatura blu. Le ho cotte lo stesso ma per rallegrarne il colore, comunque mantenutosi anche dopo la cottura a vapore (e per questo ringrazio la mia cara amica Sonia Rocchi con i suoi preziosi suggerimenti), ho deciso di introdurre nel mio impasto la farina di riso venere integrale, arricchendolo così di fibra naturale e, perchè no, anche di dolcezza. Di fatto ho ottenuto un Pane prezioso e gentile, caldo e robusto, dalla mollica soffice come un pancarrè e molto saporita, ideale per ogni uso! Questa Pagnotta senza glutine alle Patate viola non è di un colore viola intenso, ma a me sta bene anche così, e se dovessi trovare delle patate ancora più scure, penso che la quota di farina integrale la manterrò perchè il suo tocco, a livello organolettico, è stato decisivo. Dunque, questa è la breve genesi della Patata di Venere che Baguette ha molto apprezzato! Senza di lei non sarebbe mai venuta al mondo! Felice impasto!!!


Baguette, sullo sfondo, attende assieme a me il taglio della Patata di Venere ;) 



Ingredienti 

400 g Miscela per pane Emrafoods ( MixB Schaer)

40 g farina di riso venere integrale 

480 g acqua (da ridurre a 396 g se si usa MixB Schaer)

150 g polpa di patate viola (o normali, se non doveste trovarle) cotta a vapore e schiacciata bene

0,5 g ldb fresco

2 cucchiai olio EVO

1+1/2 cucchiaino di sale

1 cucchiaino miele d’acacia


PROCEDIMENTO

mercoledì 17 marzo 2021

ricetta Pastiera senza glutine

Se non avete ancora provato la Pastiera senza glutine (o con) vi consiglio di farlo. Perchè credetemi, fatta in casa è qualcosa di divino. Cosa la rende unica al mondo? Gli ingredienti e gli aromi, che non possono variare pena la trasformazione in qualcosa d'altro, che non sarebbe però Pastiera napoletana. Un guscio di pasta frolla (nella variante con strutto, antica, o al burro, ormai la preferita nelle versioni casalinghe) che racchiude una crema a base di grano cotto nel latte (per la Pastiera senza glutine si usa il grano saraceno decorticato, il sorgo decorticato, o il riso), ricotta di pecora, uova, canditi e come aromi fondamentali la scorza degli agrumi, la cannella e ... i fiori d'arancio! 

La Pastiera napoletana è infatti un dolce che si prepara per la Pasqua e la presenza fondamentale dell'aroma ai fiori d'arancio sta a simboleggiare la rinascita della vita attraverso la natura. In questi giorni di festa i campi sono in fiore e, al sud dell'Italia, i giardini di agrumi sono tempestati dei loro fiorellini bianchi il cui profumo inebria i passanti, anche a grande distanza: la zagara! Dalla zagara nascono da sempre i migliori profumi e l'acqua di colonia, la sua essenza è pregiata e avere la fortuna di poterla respirare, ogni giorno, vivendo come faccio io nel cuore della campagna palermitana un tempo interamente coltivata da agrumi, beh... vi lascio immaginare cosa significhi.

Pertanto, dovendomi confrontare con la realizzazione di questo must della cucina tradizionale partenopea, ho prelevato dai miei alberi d'arancio quei fiori che sapevo non si sarebbero trasformati in frutti realizzando un'essenza naturale che, a mio avviso, potrebbe scatenare la pace nel mondo! Vi esorto pertanto, se siete nella possibilità di farlo, a raccogliere anche da terra qualche fiore d'arancio e seguire il mio esempio. Poi penserete d'esservi persi sinora uno dei più sconvolgenti piaceri del palato! Adesso io non so come fare a resistere, questa Pastiera senza glutine a Pasqua non arriverà, ovviamente, ma dovrò rifarla e rifarla ancora, prima che la Primavera ed i suoi fiori di zagara cedano il posto alle mie adorate nuove arance. 

Ringrazio moltissimo per le ricette, la modalità d'esecuzione, nonchè per le curiosità e i consigli, le ricette dei mille mila napoletani che per fortuna pubblicano sui social, dalle quali curiosando ho attinto tutte le costanti necessarie alla realizzazione di una Pastiera napoletana DOC. Ogni famiglia poi ha la sua ricetta così com'è anche in Sicilia, per ogni piatto della tradizione (chi la fa aggiungendo crema pasticciera e chi no, perchè per tradizione non ci va, chi frulla parte del ripieno e chi no, chi corregge con del liquore, chi mette il burro e chi lo strutto e così via dicendo). Non ho potuto quindi fare a meno di controllare la veridicità di tali fonti con le ricette pubblicate nei vari Blog, uno fra tutti quello di Simona Mirto (Tavolartegusto, si veda la sua versione originale in questo link QUA), fonte affidabile e sicura da cui spesso attingo. A quel punto, con gli ingredienti giusti sotto mano, e una frolla super collaudata che sapevo non mi avrebbe tradito, non potevo esimermi dal provarla. Sarà piena di difetti, ma questa Pastiera senza glutine credetemi è qualcosa di paradisiaco di cui so che non potrò più fare a meno per le mie prossime feste pasquali!




INGREDIENTI per uno stampo da cm 26-28 alto cm 5

per il guscio di frolla:

1 dose di Pasta frolla al burro chiarificato (o strutto) vedi QUA

per la crema di grano:

300 g di grano saraceno decorticato cotto (oppure sorgo, sempre decorticato, peso da crudo circa 150 g)

250 g latte intero

25 g burro

la scorza di 1 limone e di 1 arancia bio (non grattugiata ma a pezzettoni, senza albedo) 

2 cucchiai di zucchero

cannella in polvere q.b. 

1 pizzico di sale

per la crema di ricotta:

360 g ricotta di pecora (non troppo sierosa, piuttosto asciutta)

250 g zucchero (se la volete più dolce aggiungere altri 50 g)

per il ripieno finale:

3 uova (medie) + 2 tuorli

aroma fiori d'arancio q.b.*

70 g canditi a piacere (arancia, cedro o misti)

cannella in polvere q.b.


* circa l'aroma fiori d'arancio, una nota doverosa ed imprescindibile:

Si deve sentire, pertanto a mio avviso bisognerebbe cercarne uno davvero buono, e non quelli commerciali dei supermercati. Nel mio caso avendo la fortuna immensa di possedere alberi di arancio, in fiore, ho raccolto una ventina di fiori e li ho messi in infusione in frigorifero, per tutta la notte, dentro una tazzina con circa 50 g di latte (coperta con un piattino) che poi l'indomani ho filtrato ed ho aggiunto al grano, una volta cotto nel suo latte e già freddo, pronto per la farcitura. In tal caso, se farete come me, riducete le uova mettendone 2 e mezza invece di 3 (i tuorli restano invariati). Vi assicuro che resterete inebriati dal profumo vero dei fiori! Ma se non avete questa possibilità, non rinunciate: comprate quello che trovate (il PaneAngeli è il più comune e senza glutine, ma controllate che ci sia la scritta, sempre), dovrebbe bastarne una fialetta ma compratene due, però aggiungetele un po' alla volta e solo se necessario. Con gli aromi bisogna sempre procedere goccia per goccia e assaggiare, non si sa mai. 

... ti presento i miei libri di cucina:


   

PROCEDIMENTO

martedì 9 marzo 2021

ricetta Biscotti integrali di riso senza glutine

Diversi dalla solita frolla, questi semplici Biscotti integrali di riso sono perfetti per le diete a base di fibre naturali, poichè non contengono amidi ma solo farina integrale, fibre naturali e miele. Preparerete questi deliziosi Biscotti integrali di riso in pochi minuti, senza sporcare tutta la cucina: basteranno una ciotola ed un cucchiaio di legno. Una ricetta semplice e facilissima, come quelle che si vedono nelle pubblicità in stile famiglia felice!!! Esistono davvero, io l'ho trovata nella mia vecchia Enciclopedia della cucina e l'ho sglutinata facilmente, sostituendo la farina di frumento con quella di riso integrale e aggiungendo dello Psillio in polvere al posto del glutine. Per chi cerca qualcosa di leggero, dietetico, poco dolce e dal sapore rustico (e in soluzione lampo!!!) questa dei Biscotti integrali di riso è la ricetta perfetta! 



INGREDIENTI

200 g farina di riso integrale
5 g psillio in polvere
1 bustina vanillina
8 g lievito per dolci
3 cucchiai colmi miele
2 uova medie
8 cucchiai olio EVO

PROCEDIMENTO

venerdì 5 marzo 2021

ricette Freselle senza glutine

Per anni ho chiesto ripetutamente a mio marito (il celiaco) se volesse preparate le Freselle senza glutine. Ogni volta che le vedevo (con glutine) nei supermercati, belle, imbustate, croccanti (ma spesso tutte rotte!), indicandogliele speranzosa, esordivo con la fatidica domanda "le vuoi? te le faccio?" e lui imperterrito e sicuro di sé "No, non mi piacciono..." 
Che poi non capivo perché mai non  piacessero le Freselle proprio a lui che adora il pane croccante, leggero e senza mollica!!! Ho pensato fosse una mancanza di fiducia nei miei confronti, forse immaginava che dicendomi "si!" io l'avrei torturato con decine di prove di Freselle senza glutine, sino ad arrivare alla ricetta giusta... (lui trema ad ogni mio nuovo obiettivo!)... Così finalmente, approfittando di un suo recente viaggio (cosa che non avveniva da anni) dieci giorni fa mi sono messa d'impegno e le ho fatte, per ben cinque volte ed ogni volta con miscele e ricette leggermente diverse! Una guerra all'ultima Fresella!!! Per una settimana in sua assenza ho mangiato Freselle senza glutine, "sponzate" (ossia bagnate), asciutte, con formaggio, con marmellata, con nutella, nel latte la mattina!!! Di ricette ne ho cestinate un paio (ma perchè ho sbagliato io la lievitazione) e alla fine sono giunta ad una felice e serena conclusione: le Freselle senza glutine sono facilissime da realizzare, vengono bene con qualsiasi miscela (anche se alcune miscele rendono meglio di altre) e con qualsiasi ricetta (diretta, indiretta, veloce, lenta) purchè si adottino alcune semplici precauzioni, che vi spiego dopo. Ma vi racconto l'epilogo di questa breve storia: al suo rientro, mio marito ha trovato la dispensa piena di Freselle senza glutine di ogni tipo e quando gliel'ho preparate, col pomodoro fresco e ben inzuppate, ha avuto il coraggio di dirmi che lui le aveva sempre amate e che le mangiava anche da bambino, quando andava in Campania... ma non sapeva che si chiamassero Freselle! E rinnega pure di avermi detto che non le voleva preparate... dice che non se lo ricorda! 
Andiamo alla sua identità: la Fresella (in dialetto campano, ma mio marito ha lontane origini campane, ecco il perché di tutto, mi sa! Qua c'entra Freud!!!) è un disco di pane biscottato, cotto due volte, di origini povere, utilizzato come riserva di pane in periodi di carenza di farina o per necessità lavorative (i pescatori usavano portarsele in mare per poi mangiarle rinvenute direttamente in acqua salata). Di fatto è un prodotto comune delle regioni meridionali italiane: in Puglia si dice Frisedda, in Basilicata Frisella, in Calabria diventa Fresa... oggi di queste lontane tradizioni resta un delizioso piatto estivo ma anche no, credetemi, servito in genere con pomodoro, olio extra vergine d'oliva, sale e poi tutta la fantasia delle nostre cucine regionali (alici, acciughine, olive, lampascioni, ecc ecc... ovviamente insaporito con aglio ed erbe aromatiche ed accompagnato da un buon bicchiere di vino rosso!).





FRESELLE BIANCHE

325 g Biaglut pane (o un altro mix per pane a piacere)
35 g farine naturali a piacere (io 25 g di riso integrale  + 10 g di quinoa) o altra miscela per pane
225 g acqua (se si cambia miscela idratare come indicato in confezione per ricette per pane normale, non in cassetta)
1 cucchiaino sciroppo riso (o miele di acacia)
1/2 cucchiaino di sale
2 cucchiai di olio EVO
3 g ldb fresco


FRESELLE SEMI INTEGRALI

275 g EmraFood (o MixB Schaer)
25 g farina di Teff (o sorgo, o canapa, o riso venere integrale o altra integrale a piacere)
300 g acqua (da ridurre a 270 g col MixB)
1 cucchiaino di sciroppo riso (o miele di acacia)
1/2 cucchiaino di sale
2 cucchiai olio EVO
3 g ldb fresco



FRESELLE AI SEMINI

275 g Fioreglut Caputo (o Nutrifree pane o Farmo Fibrepan)
25 g farine naturali (15 g farina di riso integrale + 10 g farina di quinoa)
20 g semini misti (precedentemente frullati, io lino e sesamo)
240 g acqua
1 cucchiaino di sciroppo di riso (o miele di acacia)
1/2 cucchiaino di sale
2 cucchiai di olio EVO
3 g ldb fresco

(con la Fioreglut Caputo l'impasto è morbido, formare le palline e bucarle, come nelle foto successive)


... e le altre possibili combinazioni sono infinite, a voi la fantasia!

PROCEDIMENTI INDIRETTI 

3 g di lievito di birra, circa 4-5 ore di lievitazione complessiva