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domenica 16 ottobre 2016

ricetta dei Pancakes americani ... senza glutine

Ecco finalmente i veri Pancakes americani ... senza glutine




Siete mai stati in America? Io si, due volte, ed è stato amore puro, per i suoi paesaggi sconfinati e selvaggi, per la natura, gli animali, per la sua storia contrastata, per i mille colori della pelle delle sue genti, per le sue città caotiche e per quelle eleganti come San Francisco, e per i PANCAKES americani!!! Ogni giorno a colazione, non me ne sono perso uno, li ho mangiati ovunque: fatti in casa (ormai quasi tutti adoperano le miscele pronte a cui aggiungono solo acqua, olio e uova), nei ristoranti, negli alberghi, nei Motel ... e che Motel! Alcuni da dimenticare, anche se quell'esperienza non la cambierei mai. Ricordo che una mattina, per colazione, abbiamo scoperto che il buffet (si fa per dire) era servito fuori, nel parcheggio del Motel dove c'eravamo fermati per la notte. Sul tavolino, accostato alla parete in doghe di legno dipinte di bianco di una delle tante stanze come la nostra, che si aprivano direttamente nella corte destinata a car parking, c'erano: bicchieri di plastica, tovaglioli di carta, caraffe con succhi di frutta, bottiglie di latte e ... Pancakes! Tanti, ghiacciati, asciutti, in un grande vassoio. Chiunque passando avrebbe potuto servirsi perché nessuno, là, tra una macchina e l'altra, stava a controllare. Meraviglioso! Fra la polvere della strada, lo smog e quegli strani avventori che con ogni probabilità non avevano dormito al Motel ... ciononostante, io ho divorato il mio ennesimo pancake, sperando, tra me e me, di gustarne ancora, ma in situazioni migliori! 
Signori miei, il pancake è il pancake, e se sei in America, se stai girando il FarWest in macchina (California, Texas, Nevada) tu non ci rinunci, nemmeno in quelle condizioni! 
Certo, i migliori Pancakes americani sono quelli fatti in casa, dello spessore giusto, con le uova fresche, il latte, la farina, l'olio, la vaniglia! E tanto, ma tanto Maple! Da allora, da quel meraviglioso viaggio anche un po' avventuroso, devo dire che di Pancakes non ne ho mangiati più, un po' perché non ho mai trovato la ricetta giusta, un po' per la celiachia, che ha cambiato e rivoluzionato tutte le nostre abitudini. Insomma, non avendo bimbi casa casa, a tutto pensavo tranne che a dedicarmi alla ricerca del pancake giusto... poi Vittorio, di VivaLaFocaccia, ha pubblicato la sua ricetta e le fotografie erano davvero convincenti. Lui vive in California da anni e se non lo sa lui come fare i Pancakes americani, e che sapore e consistenza devono avere, chi può dirlo? C'è stato anche qualcuno dei suoi fans che gli ha chiesto come farli senza glutine, e lui, che è mio amico, mi ha chiesto di intervenire in merito... ed eccoci qua, alla ricetta di oggi! Credetemi, sono deliziosi, sono esattamente come li ricordo io: soffici, spugnosi, leggeri, spessi e quando ci versate sopra il Maple (lo Sciroppo d'Acero) si imbevono di pura bontà!!! Fateveli subito, non perdete altro tempo, anche perché sono facilissimi!!! Seguite tutte le mie istruzioni!




Ingredienti (per 6 pancakes grandi o 10 medi)

125 g di farina di riso finissima 
40 g fecola di patate
20 g amido di Tapioca (o amido di Mais o misto)
2 g farina di semi di guar
7 g lievito per dolci
7 g Cremor tartaro
½ bustina di vanillina (o 4 g di aroma vaniglia liquido)
4 cucchiai di zucchero (circa 60 g)
1 uovo intero
50 ml di olio di semi (io di Girasole biologico)
250 ml latte intero
4 g sale

Tempo di preparazione: 15 minuti + cottura

Procedimento con illustrazioni


Miscelare prima le polveri:

le farine, il guar, il lievito, il cremor tartaro, 2 cucchiai di zucchero e la vanillina (se usate quella liquida, miscelatela ai liquidi).

Miscelare i liquidi:

l’uovo, il latte e l’olio assieme ai 2 cucchiai di zucchero rimasti e al sale, e sbattere bene per 2-3 minuti, sino a far formare una bella schiuma (io l’ho fatto col frullino elettrico).
Versare le farine nei liquidi, un po’ alla volta, miscelando con un frustino a mano per non far formare grumi. Sbattere a mano per un minuto o due, per far amalgamare bene gli ingredienti, poi far riposare per una decina di minuti, girando di tanto in tanto con la frusta a mano. Serve a far consolidare l'impasto, dando tempo alle farine e soprattutto al guar di assorbire i liquidi, gonfiare e addensarsi.





Cottura:

- Versare un mestolo di composto (dalla quantità dipende la dimensione del Pancake, fate una prova e decidete, io li ho fatti sia piccoli che grandi, grandi mi piacciono di più) in una padella antiaderente riscaldata (a circa 180°C), ungendola appena appena con pochissimo burro (o olio) la prima volta e solo se necessario (dipenderà dalla padella, deve essere ben piatta e perfettamente antiaderente, altrimenti si attaccheranno al fondo).
- Cuocere un paio di minuti circa (qualcosa di più, se sono più grandi) per lato, girandoli quando le bollicine d’aria si saranno trasformate in buchetti. Guardate le foto per capire meglio.





- Servire ancora caldi, con Sciroppo d’Acero canadese, oppure miele o crema di cioccolato, ma con il Maple (cioè lo Sciroppo d’Acero) sono il massimo!!! Sono proprio i Panckaes americani ... ma senza glutine!!!








Con questa dose ne vengono 6 grandi oppure una decina piccoli, come quelli delle foto.

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Baci, Bimba Pimba


8 commenti:

  1. Ciao RosaMaria
    Come si conservano? Cotti e mangiati o posso farli prima? Grazie mille

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    1. Il Pancakes si mangia caldo o tiepido, ma anche quello con glutine, nel senso che va consumato in giornata, ovviamente, non per forza subito dopo cotto. Basta conservarlo coperto con pellicola, appena raffredda, così non si forma condensa ma resta umido dentro). Baci!!!

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  2. Ciao, il guar è proprio necessario? Può essere sostituito o meglio ancora omesso? Grazie

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    1. ciao e scusa il ritardo, non è "necessario" ma la sua presenza migliora il risultato, ovviamente puoi farlo anche senza certo... al suo posto però potresti mettere la farina di semi di psillio, se ce l'hai, stessa quantità...

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  3. Ciao Rosa Maria, posso sostituire il guar con lo xantano; e il cremor tartaro è indispensabile o sostituibile con altro?
    Grazie mille

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    1. Anche io vorrei saperlo

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    2. Scusate il ritardo nella risposta, immagino che abbiate già risolto, ma rispondo lo stesso per chi fosse interessato: ogni addensante ha caratteristiche differenti pertanto appena lo si cambia il risultato non sarà più quello della ricetta. Il guar addensa e da volume ma in cottura si asciuga e il prodotto resta meno umido, di conseguenza assorbirà più liquido ed è quello che deve fare il Pancake. Lo xantano addensa e da volume ma resta umido anche dopo la cottura, e la mollica è leggermente elastica, pertanto non assorbe bene i liquidi ed ha una consistenza meno spugnosa rispetto a quella che deve avere il Pancake. Una via di mezzo si può ottenere con la farina di semi di psillio, ma io consiglio sempre il guar. Detto ciò si possono fare anche senza addensanti, adeguando i liquidi che ovviamente vanno diminuiti sino ad ottenere la consistenza della foto, di pastella piuttosto corposa, ma una volta cotti io che l’ho provato posso dirvi che non sono soffici e spugnosi come con il guar. Se cambiate addensante nonostante i mie consigli fate cosi: usando lo psillio stesso peso del guar ma occhio che dovrete comunque ridurre i liquidi; se usate lo xantano metà peso del guar e sempre un occhio ai liquidi, ma in questo caso probabilmente coincideranno. Per quanto riguarda il cremor tartaro quello puoi provare a sostituirlo von qualche goccia di succo di limone ma da mettere nel composto alla fine, prima di cuocerli.

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    3. Sarebbe possibile sapere il perché dell’aggiunte del cremor tartaro?

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