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venerdì 13 marzo 2015

"Bucatini concimati"

Bene, ieri sera la mia gatta Bimbapimba mi ha fatto trovare un libro di cucina regionale aperto alla pagina 91 (era quello di Alba Allotta*). C’erano due ricette in quella pagina, le Busiate e i Bucatini concimati. Non ho capito bene cosa volesse dirmi, ma leggendo fra gli ingredienti dei Bucatini concimati (le Busiate le ho subito escluse, troppo difficili da preparare in quattro e quattr’otto) mi sono resa conto che avrei potuto farli in pochissimo tempo, anche perché, stranamente, mi ritrovavo del ragù a bell’apposta pronto nel frigorifero… il finocchietto selvatico c’era… e perché no? Ovviamente, come al mio solito, l’ho personalizzata, altrimenti non mi diverto!



Ingredienti per due persone (il mio numero preferito): 
½ dose del ragù bianco di salsiccia che trovate qui ("gnocchi al ragù bianco di salsiccia…") oppure normale ragù (rosso)
200 g di bucatini (io uso quelli senza glutine della Schaer)
un cespo di finocchietto selvatico
50 g circa di tuma fresca (o altro formaggio fresco a pasta filante)
pecorino grattugiato q.b. (per chi non mangia cacio va bene il parmigiano vegano, ovvero un trito di mandorle e pinoli)
pangrattato (senza glutine per i celiaci) 
olio evo q.b.

PROCEDIMENTO

Cucinate i bucatini (lasciandoli un poco al dente, io li ho scolati due minuti prima del tempo) nell’acqua dove state lessando il finocchietto (precedentemente spuntato e tritato molto finemente). Scolateli assieme al finocchietto e poi rigirateli nella pentola con del pecorino grattugiato (e una spolverata di pepe nero e peperoncino, se vi piace). Se siete contro il formaggio usate il parmigiano vegano.


A questo punto potete decidere se optare per la versione classica, in una teglia unica o in quelle monodose ovvero ancora se presentarli più coreograficamente (anche l’occhio vuole la sua parte!). Se dovete fare bella figura e se la cena o il pranzo che state preparando è sostanzioso, allora vi consiglio di fare uno sforzo in più e di scegliere la versione più decorativa… la porzione verrà meno abbondante e quindi più adatta alla situazione.
In ogni caso valgono gli stessi consigli: sistemate uno strato di pasta sul fondo della pirofila (che avrete unto con olio evo e cosparso abbondantemente di pangrattato), poi distribuitevi sopra (inserendoli bene anche fra i bucatini) dei cubetti di tuma e infine uno strato generoso di ragù. Compattatela e chiudete con un altro strato di pasta, cubetti di tuma ben incastrati, pangrattato miscelato a pecorino per formare la crosticina superiore, irrorate con olio evo il tutto e via in forno caldo, ventilato, 200°C, per circa venti minuti, sino a gratinatura.

sformata...
... o nella forma! 



.... croccanti fuori, morbidi gustosi e profumatissimi dentro!



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Baci da Bimbapimba


* il libro di cui parlo sopra è La cucina siciliana in 1000 ricette tradizionali, Newton & Compton Editori, Roma 2003. Il libro della Allotta è notevole per il compendio di ricette famose e meno famose che rischierebbero, se non trascritte, di essere dimenticate nel tempo. Circa l'esattezza delle dosi e degli ingredienti questo libro lascia talvolta a desiderare, ma sai com'è... non tutti i ricettari così voluminosi nascono dall'esperienza propria, in genere sono concepiti come raccolte e come tali vanno considerate.

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